Sunday, June 29, 2008

A chi non crede che SB controlli 6 televisioni!

prima telefonata: Ogni tanto ti chiedo di donne...per sollevare il morale del capo

Seconda telefonta: Io ho degli straccioni di alleati


p.s.: L'intervista del regista sulla fiction Barbarossa
p.p.s: Chi è Elena Russo? Vedi qui
p.p.p.s.: in foto Evelina Manna, in un servizio fotografico


Saturday, June 28, 2008

In merito alle leggende metropolitane...

In merito alla “leggenda” di sondaggi che mostrerebbero un vantaggio del Centro-Destra a Follonica contrapponiamo tre fatti incontrovertibili.
Primo, dai dati delle ultime elezioni politiche di soli 70 giorni fa, che sono più trasparenti di qualunque sondaggio, il Partito Democratico di Follonica è di gran lunga il primo partito cittadino con più del 45% dei voti totali ed è il partito che ha guadagnato più voti rispetto alle
elezioni del 2006.
Secondo, accanto a questa incomparabile “dote” di voti, il Partito Democratico di Follonica offre un capitale umano e di competenze che è l’unico in grado di garantire una concretezza e continuità amministrativa. Tanti giovani e donne come in nessun altro partito.
Terzo e più importante: crediamo nella voglia delle persone di partecipare attivamente. E lo vediamo, non da ipotetici sondaggi, ma dalla pazienza dei 1600 cittadini che hanno atteso in fila votando alle primarie nazionali del 14 ottobre, o dall’entusiasmo dei 1000 e più follonichesi che hanno partecipato alle primarie cittadine di gennaio; o dall’interesse di coloro che con passione intervengono agli incontri di quartiere ed ai gruppi tematici da noi organizzati. Sarà un processo inclusivo e coinvolgente, che abbiamo appena iniziato, a darci ulteriore forza per vincere le prossime elezioni amministrative. Noi crediamo in questo, e non in ipotetici sondaggi, e in questo risiedono le nostre convinzioni.

La stessa scelta di Rutelli a Roma è apparsa contraddittoria con lo spirito innovativo proclamato dal Pd, sia nel “merito” che nei “metodi”. Per quanto riguarda il primo: ricordiamo tutti il “bel guaglione” tra i frenatori più appassionati di quel processo; per quanto riguarda i secondi: l’averlo calato dall’alto per una soluzione di “prestigioso ripiego”, con le solite logiche da ufficio di collocamento di Palazzo (o di loft), rinunciando alle Primarie, è stato decisamente un handicap. Monito utile per le prossime elezioni amministrative del 2009.

Nelle primarie per la selezione del candidato sindaco ci credo davvero. In Primarie serie e regolamentate. Nessuno in politica può pensare di avere il “posto garantito”, o che se va male da un parte c’è sempre la soluzione pronta dall’altra. La politica oligarchica della cooptazione, che tende a riprodurre se stessa in eterno, va messa in soffitta definitivamente.

Andrea Benini
Segrteraio Pd Follonica

Tagli alla Sanità e Reintroduzione del Ticket

“Art 2:La Costituzione riconosce e garantisce i diritti inviolabile dell’uomo,sia come singolo,sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità,e richiede l’adeguamento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,economica e sociale”. Art 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge ,senza distinzione di sesso,di razza,di lingua ,di religione,di opinioni politiche ,di condizioni personali e sociali”.

IL GOVERNO NON PENSA SOLO A “SALVARE”IL PREMIER DAI PROCESSI TRASCURANDO SALARI E PENSIONI,MA ATTACCA E RIDUCE IL DIRITTO ALLA SALUTE E SMANTELLA LO STATO SOCIALE.

E’ scandaloso togliere i soldi dal Fondo Sanitario,stracciare il “patto per la salute” stipulato con gli ex ministri Turco e Padoa Schioppa(che assicurava stabilità di risorse per tre anni) e non rifinanziare il ticket per le prestazioni specialistiche che il governo di centrosinistra aveva tolto.

Se il Governo di Destra manterrà per il 2009 i tagli alle regioni,che per la Toscana ammonterà a 65 milioni di €uro con un’influenza del 2 % sul bilancio,costringerà la Regione a ripianare il deficit della sanità togliendo risorse destinate allo sviluppo e a ridurre o tagliare servizi e prestazioni ai cittadini. Inoltre,i cittadini toscani rischiano di dover di nuovo pagare il ticket da 10 €uro sulle prestazioni specialistiche,le ricette prescritte dal medico e sugli esami di laboratorio.
Ma non finisce qui! Nella manovra finanziaria di Tremonti da un lato, si annuncia la tessera dei poveri,una specie di simbolo del ” capitalismo compassionevole” che stravolge il principio di eguaglianza democratica e di pari dignità di tutti i cittadini sancito dalla Costituzione agli art.2 e 3 dall’altro, si cancella l’accordo su welfare del Governo Prodi fino al divieto di licenziamento in caso di maternità.
Condividiamo l’allarme dell’assessore alla salute Enrico ROSSI: siamo in presenza di gravi provvedimenti che vanno contrastati nel Paese e nel Parlamento,attraverso la mobilitazione unitaria di tutte le forze sociali, politiche ed istituzionali per far recedere il Governo dalle misure preannunciate,che penalizzerebbero uno stato sociale italiano certamente da migliorare,ma non da smantellare e tale da creare-dopo 60 anni di conquiste democratiche e civili- cittadini di serie A e cittadini di serie B!

Gruppo Tematico Sanità-Sociale-Welfare del PD di Follonica

Thursday, June 26, 2008

Il ritorno di Lippi

Il fatto che il nuovo allenatore dell'Italia sia il vecchio allenatore dell'Italia è la perfetta metafora (calcistica) di un paese che quando è in difficoltà finisce col guardare soprattutto all'indietro. Se c'è un momento di crisi e c'è qualcosa di serio da fare, la cosa più semplice è richiamare chi l'ha fatta già: e peccato se la rifarà tal quale a come l'ha già fatta nel passato. L'esperienza che fa sempre premio sulla creatività. Benvenuti nel paese dei perpetui.

Ivan Scalfarotto ****

Nemmeno nel '68

Come si puo' pensare "che un partito sia governato da un'assemblea di 3 mila persone, molte delle quali non hanno nemmeno presenza militante in periferia? E noi, invece, ogni tanto le convochiamo chiamandole a guidare il partito? Cose del genere non accadevano nemmeno nel '68".

Franco Marini ****

Wednesday, June 25, 2008

Fischi alla vera "metastasi della democrazia"

SB contestato dalla platea dell'assemblea nazionale della Confesercenti.

Tuesday, June 24, 2008

Il Tuo PD (errata corrige)

Attenzione, involontariamente nella stampa del volantino sono stati invertiti i luoghi degli ultimi due incontri. Le date e i luoghi corretti sono i seguenti.

Lunedì 30 Luglio, Giardino Casello Idraulico, ore 21:00

Giovedì 3 Luglio, PUB Chattanooga, ore 21:00

Gli altri incontri (clicca QUI) sono confermati.

Monday, June 23, 2008

Sunday, June 22, 2008

Pasquale!



«Dicono che seppure dopo due mesi questa volta Veltroni abbia riconosciuto la sconfitta. Quale riconoscimento? Al massimo la sua è stata l'inevitabile presa d'atto della sconfitta elettorale. Nulla ci ha detto invece sulla sconfitta politica, niente su Roma, sulla Sicilia, sulle altre amministrative, che dalla Sardegna alla Val d'Aosta sono state anch'esse un disastro: ci ha detto di più sulla sconfitta delle amministrative del 2007. Mi sembrava di essere nella gag di Totò. Veltroni è così: pensa che gli schiaffi che gli han dato gli elettori siano sempre diretti al governo Prodi. E in questo modo siamo arrivati al ridicolo di un Pd che continua a presentarsi come partito a vocazione maggioritaria, mentre in Sicilia prende il 12,5 per cento».

Stralcio dell'intervista ad Arturo Parisi

Saturday, June 21, 2008

PD,SB e V3-Day

La "maggioranza" è andata di nuovo sotto. Questa volta non sulla fauna selvatica ma sul problema rifiuti.

Immaginate cosa potrebbe succedere se il PD avesse una linea chiara, o addirittura di Opposizione netta...

Berlusconi torna a farsi leggi ad personam, ad accusare la Magistratura e a giurare sui suoi figli.

p.s.: Berlusconi al Vescovo: "Comunione ai divorziati, quando cambiate le regole?". Risposta del Vescovo a Berlusconi:"Lei che può, si rivolga a chi è più in alto di me"

Wednesday, June 18, 2008

Il Tuo PD



21 Giugno 2008. Attenzione, involontariamente nella stampa del volantino sono stati invertiti i luoghi degli ultimi due incontri. Le date e i luoghi corretti sono i seguenti.

Lunedì 30 Luglio, Giardino Casello Idraulico, ore 21:00

Giovedì 3 Luglio, PUB Chattanooga, ore 21:00

Gli altri incontri sono confermati.

Sunday, June 15, 2008

Casal di Principe, Svizzera

Casal di Principe. Ovviamente Casal di Principe, capitale della camorra, sembra la Svizzera. Segnaletica impeccabile, strade in ottima condizione, cartelloni pubblicitari sostituiti di fresco, neanche una scritta sui muri (in verità una scritta c’è, sul muro della scuola media, e informa che “il preside è un ricchione”), ogni metro quadrato di campagna attorno è lavorata da mani operose. I bivacchi della prostituzione si fermano rispettosamente almeno venti chilometri prima, tra Aversa e Capua, e poi riprendono in crescendo verso il mare, sulla Domiziana, da tempo ribattezzata “la nigeriana”. I ciclisti passano a gruppi e indossano il caschetto regolamentare. Chi si aspetta un territorio perduto, un angolo di casertano fuori controllo e da favela, resta deluso. Ci sono è vero i sacchi di spazzatura ammonticchiati all’ingresso del paese, ma questo è un problema di tutta la regione, e comunque qua persino l’immondizia è buttata con disciplina in un piazzale periferico, come da chi è rassegnato: il problema appartiene all’ordine delle cose e sarà presto risolto in altro modo che non è quello della contestazione o dell’improvvisata chiassosa (due giorni dopo, proprio quando è arrivato Walter Veltroni, l’immondizia è stata fatta sparire nel nulla). Questo è territorio controllato alla perfezione. L’omicidio dell’imprenditore edile Michele Orsi, avvenuto due domeniche fa, è il primo nella zona da tre anni. Chi arriva a Casale svizzero per vedere il crimine da vicino fa soltanto una confusione grossolana tra il produttore e il prodotto: è come arrivare al tavolo del consiglio di amministrazione della British Petroleum e stupirsi di non vedere bidoni di benzina. Qualcuno qui ricorda uno scippo? “Mai sentito”.
Il controllo è anzi doppio, è come se i ventimila casalesi vivessero nella giurisdizione di due tribunali concorrenti, quello dei clan – scrivilo, mi raccomando, i clan, i casalesi non sono un blocco unico – e quello dello stato. Che non è affatto assente. Da qualche anno c’è un’intera compagnia di carabinieri, settanta-ottanta uomini, e appena prima dell’omicidio Orsi sono arrivati anche cinquanta poliziotti, per ora sistemati in hotel e appartamenti in affitto, in attesa che i lavori nella nuova sede finiscano: molto presto, considerato che procedono con efficienza germanica, l’autorizzazione del Comune agli scavi per la linea telefonica è arrivata “in giornata”, un record mai registrato prima nella storia dei lavori pubblici campani.

da Il Foglio

Thursday, June 12, 2008

Carpe Dem: Ultimo appuntamento

Venerdì 20 giugno si terrà l'ultimo appuntamento con Carpe Dem. Le lezioni (sempre in diretta su Nessuno tv, Sky 890) si svolgeranno nel solo pomeriggio, a partire dalle ore 14.00 fino alle ore 18.30, presso il Caffè letterario (via Ostiense, 95).

A seguire, dalle ore18.30 circa (senza diretta televisiva), Roberto Giachetti coglierà l'occasione per confrontarsi in una chiacchierata informale, in vista della prossima edizione 2008/2009, con tutti coloro che quest'anno hanno partecipato a "Formazione in corso" , per conoscere le impressioni su questa edizione, su cosa secondo voi ha funzionato meglio e su cosa cambiare.

A partire dalle ore 20.00 verrà offerto a tutti i partecipanti un aperitivo con buffet e più tardi, a partire dalle ore 22.00, si svolgerà la festa di chiusura del corso, organizzata in collaborazione con i ragazzi della lista "Under 30".

Di seguito il programma dettagliato della giornata

14.00-15.00

Luca Barbereschi, attore e, da questa legislatura, deputato del Pdl: il suo intervento, proprio in virtù della sua particolare "biografia", sarà incentrato sul nodo che lega politica e cultura. In particolare si soffermerà sui fattori che secondo lui sono alla base di una presunta "egemonia" e monopolio della sinistra in tale settore e sulle ricette che il centrodestra intende proporre per sbloccare ed aprire il mondo della cultura a nuove professionalità.


15.00-16.00

Lucia Annunziata, giornalista: analisi del suo libro "1977. L'ultima foto di famiglia". Traccerà un parallelo su come, a suo giudizio, sono cambiate le nuove generazioni rispetto ad un tempo di grandi e forti ideologie, in cui l'impegno politico era vissuto in maniera totalizzante e costituiva per molti una passione reale rispondente ad una forte volontà di partecipazione civile. Ci fornirà una sua opinione sulle ragioni per cui la politica di oggi appare sempre meno attraente per le nuove generazioni, e perché nel nostro paese si fa cosi fatica ad introdurre criteri meritocratici che esaltino competenze e talento, anche e soprattutto nel mondo politico.


16.30-17.30

Diego Bianchi, più noto come Zoro, blogger: tra i primi blogger italiani, ha condotto negli ultimi mesi, attraverso una serie di video, un viaggio all'interno della politica italiana con gli occhi della base. Partendo dalla primarie del PD dell'ottobre 2007 ha seguito Walter Veltroni dall'incoronazione alla "Walterloo elettorale". Cronista, commentatore spietato, si è trasformato via via in spin doctor del candidato, in Veltroni Girl, in Zorgan (di X Factor) e attraverso la sua telecamera ha immortalato i momenti salienti della campagna elettorale, fino alla sua conclusione. Recentemente ha dato vita alla "Fondazione Daje". Verrà a raccontarci dal vivo come ha vissuto il passaggio da militante inascoltato del Pd a seguitissimo commentatore delle ultime vicende politiche, del ruolo che internet e società civile possono svolgere come elemento di critica e cambiamento del sistema, cosa pensa del Partito democratico e dei suoi leader.

18.00-18.30

Roberto Giachetti, deputato Pd: intervento di chiusura di "Formazione in corso" 2007/2008

fine della diretta televisiva

18.30-19.30

Chiacchierata informale di Roberto Giachetti con i partecipanti in vista della prossima edizione di "Formazione in corso"

20.00-22.00

Aperitivo con buffet

22.00 a seguire

Festa

We are the Champions


Mentre tutti stavamo rimuginando la disfatta dell'Italia con L'Olanda il Follonica Hockey ha vinto lo scudetto. Per la quarta volta. Uhu!


Thursday, June 5, 2008

Il liberale illiberale (numero 1): la (fanta-)cordata italiana

La questione Alitalia continua a tenere banco su giornali e telegiornali nostrani soprattutto in merito al prestito ponte di 300 milioni di Euro (a carico dei contribuenti italiani!) che ha deteminato non poche perplessità e ha portato alla bocciatura da parte dell'UE.

Le perplessità nascono anche in virtù della protesta di altri operatori come Ryanair che denuncia la fattispecie di aiuto di stato, punito secondo l’art. 87 paragrafo 1 del Trattato Istitutivo dell’Unione Europea: al fine di dare a tutte le imprese che operano sul mercato interno, si vieta come principio gli aiuti di Stato che distorcano le condizioni di concorrenza*. “Vogliamo sapere se si tratta di un’operazione commerciale o sono coinvolti degli aiuti di Stato”, ha affermato Michele Cercone, portavoce del commissario Ue ai Trasporti Jacques Barrot, in uno dei consueti briefing della Commissione Europea. Sulla natura del prestito il Wall Street Journal non ha invece dubbi: “[h]a tutta l'aria di un aiuto di stato illegale” che la Commissione europea “può e deve respingere”, scriveva il 24 aprile scorso il quotidiano finanziario nella rubrica Breaking views. Il Presidente del Consiglio Berlusconi ha risposto che se l’UE dà problemi si potrebbe addirittura pensare alla nazionalizzazione di Alitalia tramite FFSS. Anche su ciò la Commissione Europea ha già messo in guardia da tale ipotesi. Personalmente ritengo che l’UE cercando di tutelare il mercato stia facendo gli interessi dell’Italia e degli italiani.

In accordo a quanto dichiarato a IlSole-24Ore (11 Maggio) Alberto Mingardi dell’Istituto Bruno Leoni, “il tassello essenziale è la privatizzazione di Alitalia. Se la compagnia di bandiera non uscirà dall’orbita del controllo pubblico, il gioco della concorrenza sarà falsato, e a farne le spese sarà soprattutto Malpensa, uno scalo importante che oggi deve trovare una nuova vocazione”. Come ha notato Giuricin, ancora dell’Istituto Bruno Leoni, la sopravvivenza della compagnia è stata garantita negli ultimi mesi tramite operazioni straordinarie tra cui la vendita di tre coppie di slot a Londra Heathrow il 26 dicembre scorso per più di 60 milioni di euro, e l’operazione di vendita del pacchetto azionario di AirFrance in possesso di Alitalia per 79 milioni di euro (a Fintecna, società di proprietà del Ministero dell’Economia). Al netto di tali introiti, la disponibilità a breve sarebbe stata negativa per 43 milioni di euro, anche a causa dell’esborso dovuto al pagamento della cedola annuale del prestito obbligazionario convertibile.

Il dato è confermato da Carlo Scarpa che su www.lavoce.info scrive che senza il prestito ponte Alitalia molto probabilmente non sarebbe riuscita a pagare gli stipendi di maggio. E continua: “[e]ppure, se si confrontano i costi del primo trimestre 2008 con quelli del primo trimestre 2007 si vede che, dopo dodici mesi di allarmi ed emergenza, su questo fronte non è stato ottenuto nessun risultato. Il problema di Alitalia non è un problema finanziario, ma di piano industriale. Per il quale serve un solido partner industriale[**]. Ma non vorremmo che aspettare il socio significhi rinviare all'infinito il tentativo di raddrizzare i conti”.
In particolare, fa notare Scarpa***, che negli ultimi venti anni, “Alitalia ha chiuso diciannove esercizi in perdita e uno in utile”. Da agosto di quest’anno poi, “le cose sono peggiorate rapidamente, ce lo dice la liquidità che la società sta bruciando al ritmo di quasi tre milioni al giorno”. Scarpa ritiene che a questo ritmo per trovare una soluzione si ha tempo fino a Luglio 2008, “a essere generosi”.

Personalmente ritengo che la soluzione sia un partner con cui sviluppare un piano industriale, anzi “strettamente industriale”, lasciando cioè da parte le pretese politiche e consociative che bloccano qualunque scelta.


Ma questa breve riflessione vuole mostrare un altro aspetto, un’altra tipologia di distorsione; potrei definirlo un “conflitto di interessi” (e rimarco le virgolette) nei mercati in cui operano gli aderenti della famigerata cordata “italiana” (anche qui rimarco le virgolette) sponsorizzata da Berlusconi e che dovrebbe salvare l’Alitalia.

Provo a spiegare le virgolette, iniziando dalle seconde. Sui giornali in questi giorni si è parlato di interessamenti – non smentiti – da parte di imprenditori come Marco Tronchetti Provera e Salvatore Ligresti e dall’operatore Aeroflot (testimoniato anche dalla visita di Wladimir Putin in Italia in Aprile). Intanto alcuni particolari su questa compagnia: il nome completo è Aeroflot ARIA, il cui acronimo sta per “Aeroflot Russian International Airlines” (penso che sia triviale tradurre); essa è la più grande compagnia aerea russa (e lo è stata anche dell'URSS), fu fondata il 9 febbraio del 1923 (dai Bolscevichi!), ha il suo quartier generale nel Sheremetyevo International Airport a Mosca, ed è controllata per il 51% dallo Stato (russo!). Tutto questo per mostrare che non mi pare che abbia niente di italiano; e questo spiega le seconde due virgolette.

Per quanto riguarda le virgolette circa il conflitto di interessi, ecco le motivazioni. Intanto per quel che concerne il diritto antitrust la fattispecie è stata precisata con la Legge 20 luglio 2004, n.215. Si dice: “sussiste situazione di conflitto di interessi ai sensi della presente legge quando il titolare di cariche di governo partecipa all’adozione di un atto, anche formulando la proposta, o omette un atto dovuto, trovandosi in situazione di incompatibilità ai sensi dell'articolo 2, comma 1, ovvero quando l’atto o l’omissione ha un’incidenza specifica e preferenziale sul patrimonio del titolare, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società da essi controllate, secondo quando previsto dall'articolo 7 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, con danno per l'interesse pubblico”. La fattispecie è diversa da quella che solitamente si usa attribuire al termine, in particolare, in riguardo a Silvio Berlusconi****; nel nostro caso essa si riferisce a vantaggi economici che il titolare di cariche di governo può apportare ad una sua impresa o ad impresa di parenti entro il secondo grado.
Tale norma a mio parere è debole nel considerare solo links familiari tra chi ricopre le cariche di governo e il possessore dell’impresa, e, inoltre, non contempla l’evenienza inversa: che le decisioni di imprenditori possano produrre vantaggi politici per chi ricopre incarichi di governo. E’ questa la circostanza che a mio parere si sta verificando: la scelta di intervenire nel caso Alitalia da parte dei sopra-citati imprenditori può apportare “aiuti” all’attuale Presidente del Governo, sia in termini di voti e consensi sia negli equilibri all’interno della coalizione di Governo.
Ma non è solo questo il punto. Il fatto che voglio sottolineare è di valutare la contropartita che questi imprenditori chiederanno o stanno chiedendo. Almeno che non si ritenga che l’affare Alitalia sia appetibile dal punto di vista strettamente industriale (cioè nel senso che produce profitti sicuri!) - cosa che appare improbabile oggigiorno - i sopra-citati imprenditori sottoporrano delle richieste all’attuale Governo.
Richieste che potrebbero riguardare l’introduzione di distorsioni a loro favore nei rispettivi mercati, o il non riequilibrio di distorsioni a loro favore già presenti.
Un esempio? E’ da un paio di anni e più che si parla di “scorporare” la rete fissa da Telecom che determina che gli operatori "alternativi" (es. Vodafone o Tele2) per entrare ed agire in un mercato debbano rapportarsi necessariamente con un loro potenziale concorrente (Telecom). E’ a tutti gli effetti una distorsione che deriva dal fatto che l’essential facility (nel nostro caso, la rete) è in mano ad uno dei concorrenti. Si è più di recente parlato di separazione contabile, funzionale, proprietaria, ovvero in che modo scorporare la rete da Telecom. Un annetto fa si era aperta una porta perché Tronchetti Provera aveva accettato questo scorporo almeno parzialmente in cambio di un addolcimento dei provvedimenti antitrust contro Telecom.
Oggi, proprio il non-scorporo potrebbe essere la richiesta di Tronchetti Provera per salvare Alitalia, con danno per gli operatori e clienti dei servizi telefonici.

Sottolineo, quindi, che aldilà del prestito ponte che è un manifesto intervento statale contrario a gran parte del pensiero liberale, la creazione stessa di una cordata con probabili elargizioni agli imprenditori-afferenti di favori nei loro mercati è un ulteriore intervento statale messo in atto Da Belusconi & co., e perciò politicamente ed economicamente illiberale, anche se, e questo va detto, probabilmente irrilevante dal punto di vista giuridico.


Note:
* È solo come deroga a tale principio che il trattato autorizza gli aiuti quando essi presentano effetti positivi per l'Unione europea in generale. Questi casi reputati eccezionali sono ammessi solo quando gli aiuti di Stato risultino utili per la realizzazione di obiettivi di comune interesse Oltre al testo del trattato, la materia è stata affrontata da una ricchissima giurisprudenza comunitaria e i criteri delineati sono: a) servizi di interesse economico generale, b) coesione sociale e regionale, occupazione, ricerca e sviluppo, c) sviluppo sostenibile, d) promozione della diversità culturale.
** Abbastanza paradossalmente il neo-premier Silvio Berlusconi ad una conferenza stampa insieme al premier francese Sarkozy tenutasi durante l’ultimo incontro FAO a Roma ha detto che una partnership con Air France in futuro non è da escludere. Il paradosso sta nel fatto che lo stesso Silvio Berlusconi ha, invece, in campagna elettorale difeso strenuamente la totale italianità di Alitalia, complicando e forse compromettendo proprio le trattative con Air-France.
*** L’autore sfata anche l’idea per cui senza Alitalia gli italiani non volano: già oggi solo una minoranza dei viaggiatori sceglie Alitalia. Inoltre, la compagnia di bandiera non è che una piccola parte dell’offerta di voli in Italia, e mentre gli altri operatori riescono a fare profitti, Alitalia continua a perdere. E la situazione va peggiorando perché - come dice molto onestamente il consiglio di amministrazione - il timore che da un giorno all’altro cessino i voli, ci sia il “solito” sciopero, scoraggia i passeggeri.
**** Dato che le reti televisive appartenenti a quello che oggi sono il gruppo Mediaset operavano in base ad una concessione amministrativa delle frequenze, ad avviso di autorevole dottrina, si dovrebbe applicare l’art. 10 t.u. 30 marzo 1957, n.361. Tale disposizione prevede infatti l’ineleggibilità di coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o imprese private risultano vincolati allo Stato per contratti di opere o di somministrazioni oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica.