Monday, August 6, 2007

Energia e PA

Riprendo in parte un post di Roberto Macrì del Forumenergia.

"L’Italia, si sa, nel campo energetico è terribilmente indietro. Potrebbe però stupire i più apprendere che già possediamo ciò che ci serve per promuovere un investimento concreto e massiccio nel campo energetico. Non parlo di qualche fondo ricerca dimenticato, la soluzione è invece la Pubblica Amministrazione.
La migliore leva per promuovere lo sviluppo tecnologico nel settore energetico è infatti la domanda pubblica. In altre parole, se la Pubblica Amministrazione centrale e locale fosse capace di elaborare un progetto di applicazione delle tecnologie di risparmio energetico -dalla microcogenerazione alle fonti rinnovabili- si creerebbe una domanda formidabile alla quale progettisti, industrie di produzione delle tecnologie e installatori potrebbero riferirsi per qualificare e sviluppare la loro attività.
La Pubblica Amministrazione, oltre che per riscaldare e condizionare decine di migliaia di uffici, consuma energia in grandi quantità per la pubblica illuminazione, per muovere l'acqua, per il trasporto dei rifiuti e per il trasporto pubblico. Tutto questo viene gestito da una miriade di uffici con criteri tecnico-progettuali e metodi contrattuali indipendenti da ogni riferimento nazionale. E’ una situazione folle che origina costi elevati, bassa produttività e scarsa innovazione, salvo qualche sporadico esempio di buona volontà qua e là per l'Italia.
La riqualificazione della domanda pubblica in campo energetico richiederebbe un coordinamento nazionale nella selezione delle tecnologie e delle imprese da ammettere alle gare, ora inesistente. Permane invece il riferimento alla legge '91 che assegnò agli enti locali il compito di promuovere il risparmio energetico anche con le fonti rinnovabili e di elaborare piani energetici comunali, provinciali e regionali. Dopo 15 anni poco e male è stato fatto. E’ uno dei più grandi mali d'Italia, le riforme vengono disattese e spesso boicottate proprio dalla Pubblica Amministrazione che per prima è tenuta a realizzarle."

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