Monday, May 18, 2009

Scrivi De Luca e dai forza ad un Giovane (Democratico) per Follonica



Francesco de Luca, 30 anni (appena compiuti), laureato in Giurisprudenza a Pisa, praticante forense, si occupa in particolare di temi inerenti al diritto del lavoro, risiede a Follonica.

Faccio parte del Gruppo Ambiente del PD follonichese e sono coordinatore di un circolo cittadino. Come candidato alle primarie per il candidato sindaco 2009 del centro-sinistra ho raccolto quasi il 10% dei consensi!
Ho un blog sul quale annoto i miei pensieri e le mie aspirazioni: http://fdeluca.wordpress.com .

Di formazione cattolica di sinistra, ho fatto l'Erasmus a Friburgo in Germania 10 mesi e ho lavorato in Portogallo grazie al progetto Leonardo. Parlo tedesco, inglese, portoghese e un po’ di francese.
Tesi di laurea: L'idea di legge naturale nella filosofia del filosofo cattolico Jacques Maritain.
Registi preferiti: Orson Wells, Aki Kaurismaki, Scorsese, Bergman, il primo Woody Allen, Moretti, Pasolini.
Serie televisive: Prison Break, Lost, Scrubs, Dr.House e Fantozzi.
Letture preferite: la filosofia continentale e i maestri del sospetto (Heidegger, Nietzche, Benjamin, Anna Harendt, Husserl), Don Milani e la scuola di Barbiana
Musica: Rock britannico (The Kinks, Beatles), Folk irlandese, Tom Waits, De André, il Blues dei funerali di New Orleans, gli Eels, la New Wave anni 80 (David Sylvian, Japan), Luigi Tenco, i Pink Floyd, i Baustelle e i Virginiana Millers (da cui viene la frase degli altri mondi possibili e dei giorni immaginabili), i Marlane Kuntz , i mitici Smiths, i Clash, i Velvet Underground, Brian Eno.
Letture preferite: 1984 di Orwell, L'Ulisse e Gente di Dublino di Joyce.
Citazione preferita: La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca (Martin Heidegger).

Perchè mi candido. Le motivazioni sono le stesse delle primarie: MI CANDIDO PERCHE' INATTUALE
Un giovane in una società dominata da logiche di potere è per definizione inattuale, perché il potere non ce l'ha e quindi non lo può gestire. Essere inattuali significa essere anche anticipatori di cose future, che verranno e che ancora non ci sono. In una società aperta, ancor prima che in un partito, si DEVE permettere a chi esprime una visione inattuale delle cose di ESPRIMERSI, gli si deve riconoscere la possibilità di farlo.
Mi candido alle Consiglio Comunale di Follonica per chi non si sente allineato, per chi, pur non vivendo tra le pagine della cronaca locale, ha molto, molto da dire: i giovani prima di tutto, i precari e cassaintegrati, le donne, le famiglie in difficoltà, i più deboli, gli immigrati, i disincantati dalla politica... gli inattuali, appunto.
Mi candido perchè voglio vivere in questa Città per i prossimi 60 anni, se ci riuscirò. E solo nella prospettiva di lungo/lunghissimo periodo si può fare una politica forte e incisiva.
Mi candido perché è solo grazie ad un salto generazionale che possiamo rendere la nostra città un luogo più plurale.
Mi candido perché credo nelle idee. Voglio che temi come l’innovazione, la trasparenza e l’economia della conoscenza siano al centro della discussione politica e dell’opinione pubblica; ma soprattutto lavorerò per una rivoluzione socio-economica “verde” della nostra città.

Aprire il cuore e la mente alla novità è una strada coraggiosa e molto faticosa su cui molti giovani stanno oggi lavorando da persone libere e per questo forse anche un po’ inattuali. È uno sforzo che chiedo anche a voi. Sono convinto che NON E’ e NON SARA’ un esercizio inutile, e che "ci sono giorni possibili e altri giorni immaginabili finchè si è giovani".

Scrivi De Luca
e dai forza ad un Giovane (Democratico) per Follonica

Saturday, May 16, 2009

Pil: -6%

Allegria! E meno male che Silvio c'è!

Friday, May 15, 2009

Panem et circenses



p.s.: solidarietà a Francesca Bencini per gli attacchi vandalici ricevuti.

Tuesday, May 12, 2009

Giovani (Democratici) per Follonica


Ci sono giovani che pensano di fare "politica" giocando alla Playstation, tagliando porchetta e sbandierando per via Roma. E, per fortuna, ci sono giovani che si occupano delle problematiche della città e cercano di capirne le soluzioni.

Giovani (Democratici) per Follonica, candidati al Consiglio Comunale di Follonica

Francesco Aquino
Francesco De Luca
Mirjam Giorgieri



Monday, May 11, 2009

Un giorno ci sveglieremo

Il Premio Nobel per la Pace non è mai stato assegnato ad un italiano dal 1907 ad oggi.
E' finalmente venuta l'ora di sfatare un tabù che dura da più di cento anni, ovvero da quanto nel 1907, ad aggiudicarselo fu Ernesto Teodoro Moneta.
Alla corsa per l'ambito riconoscimento si sono succeduti, in questi anni numerosi politici e capi di Stato, tra i quali potremmo citare, Yasser Arafat, il presidente della Corea del Sud, Kim Dae-Jung, l'ex presidente americano, Jimmy Carter, ed Al Gore.
Oggi crediamo che, anche, l'Italia meriti di ricevere tale riconoscimento, e di essere degnamente rappresentata da Silvio Berlusconi, per il suo indiscusso impegno umanitario in campo nazionale ed internazionale.

"L'Italia non deve essere multietnica"

Sentitevi questa agghiacciante intervista a Licio Gelli, e capirete come il discepolo SB ha imparato dal maestro.

Sunday, May 10, 2009

Il presidente che vorrei

So che sono tempi difficili per molti di voi, che ci sono grandi giornalisti che stanno perdendo il lavoro a causa delle difficoltà del settore. Sono tempi di rinnovamento tecnologico, di cambiamento. Ma ci tengo a dire che il vostro servizio è essenziale per la tenuta della democrazia. L'ipotesi di un giorno in cui non vi sia una forte critica nei confronti del governo non è un'opzione contemplata per gli Stati Uniti d'America. Voi a volte peccate di approssimazione. Ma ogni giorno ci aiutate a renderci conto della complessità del mondo in cui viviamo. Questa è una stagione di rinnovamento e di cambiamento. Per questo, sinceramente, vi offro il mio ringraziamento e il mio supporto.


Saturday, May 9, 2009

Friday, May 8, 2009

De Bortoli ha fatto il radical chic e B. l'italiano medio

In merito a B. da Vespa si è detto di tutto è di più. La maggior parte dell critiche su blog e giornali non le condivido, perchè non insistono sul ruolo determinante di De Bortoli come apripista per la sviolinata stile-amichetto-del-bar-sport che ha portato a B. 10 punti di consenso in più (tranquilli, si accumoleranno nelle prossime settimane). Visto che per me la questione è molto delicata e io non ho strumenti intellettuali per affrontarla propongo la cosa che più si avvicinaalla mia posizione. Così Gramellini:

In tv Berlusconi si è dipinto per l’italiano medio che è. Un padre troppo impegnato sul lavoro, ma che non si è mai dimenticato delle feste di compleanno dei figli, anzi, le ha «sostenute finanziariamente». Un marito distratto, ma capace di romanticismi occasionali e altamente spettacolari, come quando si travestì da nobile berbero per consegnare un gioiello alla «signora». La quale ora non vuole più saperne di lui solo perché si è fidata dei giornali di sinistra, i quali lo hanno dipinto come un depravato seduttore di minorenni, quando invece le cose sono andate così: Silvio era al Salone del Mobile di Milano, ma è dovuto scappare in anticipo per l’imbarazzo che gli procuravano i cori «Grande grande grande» dei fan. Atterrato a Napoli un’ora prima del previsto, ha ingannato l’attesa andando a farsi scattare quattro foto alla festa di compleanno della figlia di un amico. Se adesso la moglie non gli chiede scusa per aver dubitato della sua probità, lui cosa può farci, se non continuare a volerle «un mare di bene»?

In un mondo così meraviglioso e rassicurante c’è poco spazio per l’autocritica. E quando, nel passaggio più rivelatore della serata, Ferruccio De Bortoli, a nome della borghesia lombarda che fu, gli fa notare che un capo del governo non dovrebbe andare a feste di nozze e compleanni, il Premier del Popolo risponde: «Se non andassi ai matrimoni, rinuncerei a essere me stesso. Io parlo con i camerieri, i tassisti, i commessi. Ho un grandissimo rispetto per le persone umili». Applausi in sala e chissà quanti a casa. Questo divorzio minaccia di essere un altro terremoto: nel senso che, invece di togliergli voti, gliene porterà.

Non male anche il puntuale intervento di Leonardo

Wednesday, May 6, 2009

Noemi attaccata

Ma la madre la difende: "Mia figlia è cresciuta alla luce del Vangelo e nel mito di Berlusconi". Però Gesù si fece processare.

Tuesday, May 5, 2009

Lodo Veronica

È allo studio un Lodo Veronica in 4 articoli che verrà tosto comunicato al ministro Al Fano e all’occorrenza spiegato con l’ausilio di disegnini, dopodiché sarà sottoposto alle opposizioni per il necessario dialogo bipartisan: «1) Le cause di divorzio che coinvolgano le quattro alte cariche dello Stato sono sospese fino alla scadenza dei rispettivi mandati, sospensione prorogata in caso passaggio da una carica all’altra; la sospensione non vale in caso di divorzio attivo (alta carica che molla la moglie), ma solo di divorzio passivo (alta carica mollata dalla moglie). 2) Vietato divorziare in prossimità di elezioni di ogni ordine e grado: ogni causa avviata nei 40 giorni precedenti il voto è da considerarsi nulla e mai più reiterabile. 3) Le cariche di cui all’art. 1 sono dispensate dal divieto di frequentare ragazze minorenni; anzi, se lo fanno riceveranno la comunione direttamente dalle mani del Santo Padre (previa deroga ai Patti Lateranensi). 4) Le notizie sulla vita privata delle quattro cariche sono coperte da segreto di Stato e punite con severissime pene detentive, eccezion fatta per quelle commissionate dalle cariche medesime per autoritrarsi in idilliaci quadretti familiari; il gossip può invece proseguire serenamente sulle testate di proprietà di una delle alte cariche quando riguardi privati cittadini o esponenti dell’opposizione (vedi caso Sircana o bacio tra Di Pietro e un’amica). 5) Io so’ io e voi nun siete un cazzo».

Monday, May 4, 2009

Ma a me paiono anche un po' imbecilli

Gianni Alemanno se la prende anche con le serie televisive di successo come Romanzo criminale colpevoli, secondo lui, di alimentare atteggiamenti pericolosi tra i giovani. Visitando la scuola media nella borgata di Villaggio Prenestino, estrema periferia di Roma, nel cui cortile giovedì scorso un 15enne è stato accoltellato da un altro alunno di 14 anni, il sindaco della Capitale ha tenuto a sottolineare che non si tratta "di una criminalità organizzata, siamo a un altro livello, quello delle bande giovanili".

Quindi il primo cittadino ha parlato anche di modelli culturali che vengono veicolati alle giovani generazioni, puntando il dito sui programmi televisivi, in particolare la serie ispirata al romanzo di Giancarlo De Cataldo ambientata nella Roma violenta degli anni Settanta: "L'avevo detto fin dall'inizio che alcune operazioni culturali come la serie tv Romanzo criminale o altre simili non aiutano, hanno lanciato delle mode, degli atteggiamenti e dei modi di fare sbagliati. I giovani, invece non vanno lasciati da soli, faremo tutto il possibile per stare nelle periferie".
Fonte: Repubblica

La scusa che sono le arti figurative a genreare violenza non è solo errata, ma è anche stupida, populista e pericolosa. Ricordo che tempo fa la Mussolini ha cercato in ogni modo di censurare una canzone di Gino Paoli su una ragazza che viene violentata. C'è da aspettarsi che da domani mettano fuori commercio Pulp fiction.


Sunday, May 3, 2009

Personale è politica

''E' una vicenda personale che mi addolora, che rientra nella dimensione privata, e di cui mi pare doveroso non parlare''. Silvio Berlusconi prova a tappare così la falla aperta nella sua nave corazzata dalla persona che lo conosce di più, sua moglie da diciannove anni e sua compagna da quasi trenta. Veronica Lario dice frasi tremende: "E' una persona che non sta bene, che va con le minorenni, io ho provato ad aiutarlo, ma ora non posso più restargli vicino". Fin qui, forse, si potrebbe pure trattare di un fatto che riguarda le complicate vicende che precedono un divorzio. Poi, però, arriva una frase diversa dalla ex signora Berlusconi, scritta così da Dario Cresto Dina per Repubblica: "Veronica non ce l'ha né con le giovani donne aspiranti europarlamentari né con Noemi. Interpreta la loro parabola quasi epicamente, come 'figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica'. La sconcerta, però, che il metodo da 'ciarpame politico' non faccia scandalo, che quasi nessuno si stupisca, che 'per una strana alchimia il paese tutto conceda e tutto giustifichi al suo imperatore', come racconta a chi le sta vicino".

Ecco, io credo che questa scossa riguardi tutti, riguardi il paese o almeno tutti coloro che si sono stancati di concedere e giustificare ogni cosa all'Imperatore di Cartapesta. Il divorzio di Veronica non è una vicenda privata. E' una questione pubblica e politica.

Per la prima volta da anni qualcuno dice che il re che è nudo, è inconsistente come un uomo di cartapesta agli occhi di chi gli è stato vicino per trent'anni. In qualsiasi paese del mondo un elemento come questo sarebbe politicamente deflagrante. E' immaginabile un Obama che resista a colpi del genere inferti da Michelle o un Sarkozy colpito così da Carla Bruni senza che ne derivi un pubblico e politico dibattito? In Italia, per pruderie e per timore di vendette, della questione si tende a non discutere archiviandola nella cartella 'tra moglie e marito non mettere dito'. Invece la questione è tutta politica.

Mi auguro un'offensiva del Pd che chieda al paese già in occasione di queste europee di togliere fiducia a Berlusconi, un uomo confuso nella sua vita privata e confuso nel modo megalomane di governare male un paese in profonda crisi, prima di tutto morale. Non dobbiamo avere paura di avviare questo dibattito nel paese.

Dobbiamo farlo noi perché è già partito il coro degli interventi "giustificazionisti" e "rispettosi". Forse è il caso di cominciare ad essere irrispettosi per esorcizzare la "strana alchimia" di cui si stupisce Veronica e io con lei. Possibile che a Berlusconi debba essere concesso proprio tutto?

La crisi morale del paese è la crisi morale del suo presidente del Consiglio: l'una vive e si nutre dell'altra, da decenni a oggi. Questa occasione può essere utile per interrompere il cortocircuito etico che ne deriva.

Un settantreenne accusato dalla moglie di andare a minorenni (ne deriva la mignottocrazia), di essere una persona che non sta bene (ne deriva un governo inefficace da megalomane), di candidare alle elezioni le proprie squinzie andando oltre Caligola e i cavalli (ne deriva un'agghiacciante classe dirigente), non è degno di guidare il paese.

L'Italia, non solo Veronica, merita di liberarsi da un uomo così. Forse è arrivato il momento di spiegarlo efficacemente a tutti i liberi e forti disposti a lottare per veder rinascere democraticamente una nazione.

No, non è una vicenda privata.

Friday, May 1, 2009

Buon Primo Maggio

Stasera a Matrix i vincitori dei Reality. Proprio un inno alla Festa dei Lavoratori.

Politica del maschio (brutto)

Se da noi la televisione è un veicolo indispensabile a ogni tipo di carriera cominciando da quella politica, che negli altri paesi si prepara in scuole di massimo prestigio e difficoltà, ci si chiede come mai non sono stati cooptati per le prossime elezioni i pur amatissimi maschi dai toraci lucenti del Grande Fratello o della Fattoria o della pubblicità. È semplice (fino a quando non avremo un premier gay); perché la gestione politica del potere è tornata solidamente in mano agli uomini che come ci mostra ogni giorno il telegiornale sono spesso inguardabili per bruttezza, antipatia, ridicolaggine, volgarità, e non li vorrebbe proprio nessuno, tranne appunto la politica. Già le donne di età, esperienza, forza, pazienza, che, in numero esiguo, si erano guadagnate un posto nei parlamenti e nei governi passati, dovevano subire i lazzi per i loro tailleur sbagliati o la loro scarsa avvenenza. C' erano ma non le volevano, oggi non si vorrebbero neppure le giovani e belle, ma pazienza, se tiran su il morale del Capo non si può dire di no, purché da vere donne, non pretendano di capire, sorridano e dicano sempre di sì.

Natalia Aspesi
Repubblica