Thursday, August 30, 2007

Investire nella difesa del clima costa molto meno che non farlo

La conferma arriva da uno studio dell'Unfcc, la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, che verrà presentato a Vienna in questi giorni durante un vertice Onu sul clima che coinvolge più di mille delegati da un centinaio di paesi. Nei prossimi 25 anni, spiega lo studio, andrebbero spesi oltre 220 miliardi di dollari l'anno per ridurre le emissioni di gas serra: un investimento pari allo 0,3-0,5 per cento del prodotto mondiale lordo. Una cifra troppo alta? No, se si considera quanto costerà non spenderla: i costi in mancanza di efficaci politiche ambientali raggiungeranno infatti il 5-20 per cento del prodotto mondiale lordo, secondo il rapporto Stern, entro il 2030.

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Monday, August 27, 2007

Thursday, August 23, 2007

NO alla pena di morte

Il boia abbassò l'interruttore alle ore 0,19 per Nicola Sacco. Sette minuti dopo per Bartolomeo Vanzetti.

Nella prigione di Charlestown (Massachusetts) la sedia elettrica funzionò perfettamente e i due italiani (Sacco era nato nel foggiano, Vanzetti nel cuneese) furono giustiziati il 23 agosto 1927.

Sono passati 80 anni e il ricordo di quella esecuzione di due innocenti colpevoli solo di essere anarchici è ancora viva. Sacco e Vanzetti sono diventati il simbolo della lotta alle ingiustizie, prima fra tutte la pena capitale.

I due emigrati italiani erano accusati di aver preso parte ad una rapina uccidendo un cassiere e una guardia del calzaturificio "Slater and Morrill" a South Baintree, sobborgo di Boston. Nonostante le prove evidenti della loro innocenza e la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che scagionava.

I due si conosco nel maggio 1916 a Boston in una riunione di anarchici. Insieme ad altri militanti scappano in Messico per evitare di essere arruolati. Tornano nel Massachusetts a settembre e iniziano a scrivere per "Cronaca sovversiva", giornale anarchico. Da allora, Nick e Bart, come vengono soprannominati oltreoceano, diventano inseparabili.
La lotta agli anarchici da parte della polizia è fortissima. Molti amici di Sacco e Vanzetti vengono arrestati e i due pensano anche di tornare in Italia per fuggire alla persecuzione. Il 5 maggio 1920 vengono arrestati perché nei loro cappotti nascondevano volantini anarchici e alcune armi. Tre giorni dopo i due vengono accusati anche della rapina al calzaturificio, avvenuta poche settimane prima.
Dopo tre processi pieni di errori e incongruenze, Sacco e Vanzetti vengono condannati a morte nel 1921. A nulla valse neppure la mobilitazione della stampa, la creazione di comitati per la liberazione degli innocenti e gli appelli più volte lanciati dall'Italia.
Il verdetto fu fortemente condizionato dal clima da caccia alle streghe contro gli anarchici che in quel momenti caratterizzava gli Stati uniti e da un evidente sentimento razzista nei confronti degli immigrati italiani. Contro l'esecuzione di Sacco e Vanzetti si mobilitarono non solo gli italiani d'America, ma anche intellettuali in tutto il mondo, tra i quali Bertrand Russel, George Bernard Shaw e John Dos Passos.
«Mai vivendo l'intera esistenza avremmo potuto sperare di fare così tanto per la tolleranza, la giustizia, la mutua comprensione fra gli uomini». Così Bartolomeo Vanzetti si rivolse alla giuria che lo condannò alla pena di morte.

Il loro caso non solo smosse le coscienze degli uomini dell'epoca, ma come un fantasma continuò ad agitare l'America per decenni. Finché nel 1977, cinquant'anni dopo la loro morte, il governatore del Massachusetts Michael Dukakis (riparando parzialmente all'errore del suo predecessore Fuller, che nonostante gli appelli non fermo il boia) riconobbe in un documento ufficiale gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.
La loro figura, anche alla luce del rinnovato impegno italiano nella campagna contro la pena capitale, torna alla ribalta. L'ottantesimo anniversario dell'esecuzione verrà ricordato il 23 agosto a Torremaggiore (Foggia), la città d'origine di Sacco nel cui cimitero sono custodite le ceneri dei due italiani, attraverso una serie di manifestazioni e la costituzione di un'associazione che porta il loro nome.

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Tuesday, August 21, 2007

Partiti (diversi)


Mentre nel Centro-Sinistra si lavora per le Primarie come metodo di conivolgimento democratico, dall'altra parte si lavora per registrare dal notaio il nome e il logo del Partito Unito del Centro-Destra.

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Wednesday, August 8, 2007

Basta morti sui luoghi di lavoro!

Firma anche tu la petizione per devolvere subito 100 milioni di euro, giunti nelle casse dello Stato dalle maggiori entrate, per assumere 1000 nuovi ispettori del lavoro.

La proposta parte dagli 8 assessori regionali al Lavoro della Campania (Gabriele), del Lazio (Tibaldi), della Sardegna (Salerno), Calabria (De Gaetano) della Puglia (Barbieri) della Basilicata (Chiurazzi) della Sicilia (Formica) e dell'Abruzzo (Fabiani).

Coinvolti anche i parlamentari della commissione lavoro alla Camera Rocchi, Burgio e De Cristofaro.

Firma qui

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Tuesday, August 7, 2007

Il miracolo estone e il Patto con Walter

Come ha ben spiegato Leonardo Coen in un articolo su Affari e Finanza di Repubblica lo scorso 23 luglio, l’Estonia il Paese più digitale d’Europa.

90 è la percentuale dei giovani tra i 18 e i 25 anni che usa una connessione a banda larga per andare in rete, 40 la quota di export dell’Estonia realizzata grazie alla vendita di beni e servizi hi-tech, 75 la percentuale della popolazione estone che paga le sue tasse esclusivamente on line.

Di sicuro, ad agevolare l’incredibile sviluppo di una nazione che ha ottenuto l’indipendenza da Mosca appena 16 anni fa, è l’esiguo numero della popolazione (1 milione e 360 mila abitanti), ma la vera e propria rivoluzione a cui stiamo assistendo non può giustificarsi solo con questo. E’ la "visione" che ha lo Stato nei confronti della "Rete" che è realmente rivoluzionaria. Skype è stato adottato come tecnologia standard per la telefonia, ed è infatti in Estonia che stanno due delle quattro sedi dell’azienda che lo sviluppa.

Anche gli abitanti delle zone più remote sono collegati con il resto del mondo e tutti hanno una propria e-mail; il sistema bancario è totalmente on line e tutte le scuole sono connesse; le sedute del Parlamento sono trasmesse via web e alle scorse elezioni c’è stato il primo esperimento di voto elettronico. Tutto ciò incentiva la partecipazione della popolazione alla vita politica e facilita un rapporto positivo tra istituzioni ed elettori, ai quali è concessa addirittura la possibilità di fornire su un sito dal nome suggestivo: TOM - che in estone è l’acronimo di "Io decido oggi" - idee, suggerimenti, proposte di legge. Nel primo anno ci sono stati 1420 suggerimenti e 450 proposte, 25 delle quali accolte.

Ed è per una Rivoluzione Italiana della Rete che è nata l’iniziativa di un "Patto con Walter".

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Per un pò di notorietà in più

Emblematica la querelle estiva tra il presidente del Consiglio e il sindaco di Forza Italia del paese toscano dove il premier ha deciso di trascorrere le vacanze. Il sindaco è riuscito a ricevere l'attenzione di alcuni giornali nazionali perchè non era chiaro "chi dovesse salutare per primo"!

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Monday, August 6, 2007

Energia e PA

Riprendo in parte un post di Roberto Macrì del Forumenergia.

"L’Italia, si sa, nel campo energetico è terribilmente indietro. Potrebbe però stupire i più apprendere che già possediamo ciò che ci serve per promuovere un investimento concreto e massiccio nel campo energetico. Non parlo di qualche fondo ricerca dimenticato, la soluzione è invece la Pubblica Amministrazione.
La migliore leva per promuovere lo sviluppo tecnologico nel settore energetico è infatti la domanda pubblica. In altre parole, se la Pubblica Amministrazione centrale e locale fosse capace di elaborare un progetto di applicazione delle tecnologie di risparmio energetico -dalla microcogenerazione alle fonti rinnovabili- si creerebbe una domanda formidabile alla quale progettisti, industrie di produzione delle tecnologie e installatori potrebbero riferirsi per qualificare e sviluppare la loro attività.
La Pubblica Amministrazione, oltre che per riscaldare e condizionare decine di migliaia di uffici, consuma energia in grandi quantità per la pubblica illuminazione, per muovere l'acqua, per il trasporto dei rifiuti e per il trasporto pubblico. Tutto questo viene gestito da una miriade di uffici con criteri tecnico-progettuali e metodi contrattuali indipendenti da ogni riferimento nazionale. E’ una situazione folle che origina costi elevati, bassa produttività e scarsa innovazione, salvo qualche sporadico esempio di buona volontà qua e là per l'Italia.
La riqualificazione della domanda pubblica in campo energetico richiederebbe un coordinamento nazionale nella selezione delle tecnologie e delle imprese da ammettere alle gare, ora inesistente. Permane invece il riferimento alla legge '91 che assegnò agli enti locali il compito di promuovere il risparmio energetico anche con le fonti rinnovabili e di elaborare piani energetici comunali, provinciali e regionali. Dopo 15 anni poco e male è stato fatto. E’ uno dei più grandi mali d'Italia, le riforme vengono disattese e spesso boicottate proprio dalla Pubblica Amministrazione che per prima è tenuta a realizzarle."

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Sunday, August 5, 2007

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"La politica si deve nutrire della bellezza dell'apertura, della competizione delle idee."

Walter Veltroni

Confronti TV

PD: ADINOLFI A BINDI, IL CONFRONTO IN TV SI FA IN SEI (ANSA) - ROMA, 4 AGO - 'Il confronto in Tv si fa in sei'.
Mario Adinolfi, candidato alla segreteria del Pd, risponde cosi' a Rosy Bindi che, in un'intervista alla 'Stampa', ha sfidato in un confronto televisivo Walter Veltroni.
'Negli Usa - dice Adinolfi in una nota - la Cnn non ha fatto duellare solo Clinton e Obama, non si puo'. Leggo che il ministro chiede un confronto televisivo con Veltroni, allargato semmai a Letta. Io ero negli Stati Uniti mentre la Cnn mandava in onda il primo duello tv delle primarie americane per il Partito democratico ed era assolutamente ovvio che il confronto era tra tutti gli attuali candidati. Se avessero fatto duellare solo Hillary Clinton e Barack Obama, magari con l'aggiunta di John Edwards, gli americani si sarebbero inferociti. Li' non si puo', li' le primarie sono una cosa seria'.
'I confronti televisivi devono esserci - insiste Adinolfi - piu' di uno possibilmente, chi si sottrae verra' giudicato per la sua defezione. Ma gli inviti devono essere rivolti obbligatoriamente a tutti e sei i candidati, altrimenti si aprirebbe un ulteriore grave vulnus sulla democraticita' di questa competizione, che alcuni mass media raccontano essere il redde rationem tra tre soliti nota, ma che i militanti del Pd hanno voluto piu' ampia firmando in migliaia anche altre candidature, tra cui la mia. E quei militanti - conclude - meritano rispetto'.(ANSA).

PD: BINDI, HA RAGIONE ADINOLFI, CONFRONTI TV CON TUTTI (V. PD: ADINOLFI A BINDI... DELLE 13.52) (ANSA) - ROMA, 4 AGO - 'Ha ragione Adinolfi, i confronti si devono fare con tutti. Non ho difficolta' a riconoscere che Mario coglie nel segno, e se la mia richiesta di confronti Tv verra' accolta, non saro' io a porre condizioni sui partecipanti. E ribadisco che sarebbe bello poter cominciare dalle feste dell'Unita' e della Margherita'. Lo afferma in una nota il ministro della Famiglia Rosy Bindi, candidata alla segreteria del Partito democratico.(ANSA).