Sunday, March 14, 2010

Via libera all'inceneritore di rifiuti

Via libera all'incenerimento dei rifiuti in Maremma. Dopo anni di scontri e polemiche, di sì, di no, di front e dietrofront, la Provincia ha infatti concesso la Via a Scarlino Energia: la giunta Marras, giovedì sera, ha concluso il procedimento di riesame con una "pronuncia di compatibilità ambientale".

Decisivo il parere espresso dal gruppo di tecnici capitanati da Silvano Focardi, professore dell'Università di Siena, sul rapporto consegnato dal comitato d'inchiesta pubblica. Al documento precedente sono state apportate variazioni mirate a consentire un sistema di controlli più efficente. Ora si attende il responso dell'Aia, che si avrà solo martedì. Intanto dai documenti emerge in modo ufficiale una "novità" importante. Si scrive cioè nero su bianco che l'impianto di Scarlino va considerato come un vero e proprio inceneritore, facendo retrocedere quella che finora era stata definita la sua funzione principale: la produzione di energia.

Quest'ultimo aspetto è la svolta nel procedimento di riesame. Infatti, secondo la Provincia questa qualificazione dell'impianto in progetto (quindi della Via come "inceneritore") fornisce oggi maggiori garanzie di tutela per l'ambiente e la salute, dato che dalla documentazione esaminata viene fuori la presenza delle tutele impiantistiche previste dalla legge. «Dall'analisi effettuata è emerso un quadro sicuramente più completo rispetto a quello evidenziato dalle determine precedenti - si legge nel comicato della presidenza della Provincia - e grazie alle prescrizioni aggiuntive proposte soprattutto nel campo dei monitoraggi, le criticità possano ritenersi superate». Considerando ciò, la Provincia ha integrato il rapporto interdisciplinare del 2009, tenendo conto delle considerazioni espresse dal professor Focardi. Insomma, qualificando l'impianto di Scarlino come un "inceneritore" il riesame della Via è risultato compatibile.

Rassicurata dall'impiantistica a norma di legge, la giunta Marras si è occupata di tutti gli altri aspetti sollevati dalla commisione d'inchiesta pubblica e dagli altri soggetti pubblici e privati interessati all'inceneritore. La filosofia seguita in questo senso si rappresenta in un sistema di controlli a vasto spettro. Lo spiega lo stesso presidente Marras, evidenziando - anche a parare in anticipo le violente critiche che colpiranno questo via libera - i risultati positivi raggiunti con lo stop decretato nell'autunno 2009. Il risultato è sempre lo stesso (sì all'incenerimento), ma - dice Marras - con questi mesi di riflessione si sono ottenute maggiori garanzie.

«La nuova pronuncia contiene molte importanti prescrizioni aggiuntive - scrive - che incidono sul progetto presentato e offrono maggiori tutele e garanzie sotto il profilo della tutela della salute, dell'impatto ambientale e delle dotazioni impiantistiche. Sono stati infatti redatti un piano di monitoraggio della stessa Via, un piano di controllo dell'impianto di competenza diretta della Provincia, un piano di monitoraggio sullo stato di salute della popolazione locale e infine è stato previsto l'avvio di un progetto di teleriscaldamento per ridurre le emissioni in atmosfera degli impianti di riscaldamento di circa 4.500 abitanti».

Ma non finisce qui il nuovo sistema di controlli imposti dalla giunta provinciale, che punta anche a rassicurare imprenditori agricoli ed economici del territorio. In questo senso, verrà disposta una serie di controlli su vari aspetti dell'inceneritore, come le emissioni al camino, un piano di controllo dell'aria, dell'acqua e della terra, nonché un piano di biomonitoraggio della popolazione locale di animali di interesse zootecnico e veterinario al fine di prevenire rischi per la salute pubblica derivanti dal consumo di prodotti di allevamento. «Riteniamo di aver predisposto strumenti in grado di fornire adeguate rassicurazioni di tutela ambientale, sanitaria e d'impatto sulle attività economiche del territorio e sulle produzioni agricole», conclude Marras.

di Alfredo Faetti

da http://iltirreno.gelocal.it