Il partito di cristallo si é rotto? É difficile dirlo adesso, anche se dalle regionali é giá passato qualche giorno. Sono arrivate mentre ero in Ungheria, tagliato volutamente fuori da ogni fonte di informazione. Meglio cosí volevo vedere tutto con calma, dopo la fine, e pensarci un po' su.
Di sicuro peró ci siamo fatti ancora una volta male e come al solito siamo finiti a dare la colpa agli altri. La colpa é solo nostra.
Abbiamo candidato due capibastone da quattro soldi in Campania ed in Calabria. Due indagati, uno dei quali per camorra. Ma come pensiamo che la gente ci creda quando promettiamo di ripulire il Parlamento?
In Piemonte abbiamo ancora una volta chiuso la porta un faccia al popolo a cinque stelle, che dal 2007 ci chiede di fare nostra una parte del loro programma. Sono persone che guardano al PD con speranza e che questa specie di partito alla Flores d'Arcais continua ad ignorare perché si rapporta alla societá civile con un'atteggiamento di paternalistica superioritá. Come se fossimo gli educatori di un'Italia ignorante.
In Lazio ci siamo ancora fatti prendere in giro dallo Stato Vaticano, a cui siamo incapaci di contrapporre un'alternativa morale, ed intanto loro continuano a recitare il ruolo del leone recitando la parte dell'ago della bilancia politica in uno Stato sovrano.
Un mio amico francese mi ha detto che l'Italia non vuol essere salvata. Non é vero. Siamo noi che non vogliamo salvarla facendo i maestrini e continuando a contraddirci da soli. Di piú, continuiamo ad a arrovellarci intorno a questioni non importanti dando risposte intelligenti a problemi inutili.