Wednesday, December 3, 2008

guarda caso proprio Sky (3)

Dalla Ue arriva una precisazione sul caso: «Se le autorità italiane avessero insistito nel non cambiare le aliquote Iva sulla tv a pagamento - ha fatto sapere Maria Assimakopoulou, portavoce del Commissario Ue alla Fiscalità Laszlo Kovacs - la commissione Ue avrebbe dovuto aprire una procedura di infrazione. Ma nel momento in cui le autorità italiane informano di avervi riposto rimedio con decisioni adeguate, il caso è chiuso». La portavoce ha ricordato che Bruxelles, in seguito a un reclamo ricevuto nell'aprile 2007, ha inviato una lettera all'Italia per porre in rilievo il tasso diverso di Iva, in alcuni casi al 10%, in altri al 20%, sollecitando di unificarla e «suggerendo» di portarla al 10%: «La commissione è del parere che le trasmissioni via etere (digitale terrestre) debbano essere soggette a un'aliquota Iva ridotta (10%) identica a quella applicata alle stesse trasmissioni via cavo e via satellite», scriveva all'Italia l'11 aprile 2008 la direzione generale Ue per la Fiscalità.

ALIQUOTA UGUALE - «Nella direttiva Ue sull'Iva c'è un allegato che dice che si può applicare un'aliquota ridotta per le tv satellitari, ma devono essere applicate le stesse aliquote per gli stessi tipi di servizi. L'aliquota andava perciò resa uguale per tutti. Quindi il governo italiano doveva decidere se tutti al 10% o tutti al 20%: è il Paese che decide». Il governo Prodi aveva riconosciuto, ha proseguito la portavoce, che «le differenti aliquote non erano in linea con le norme Ue e si era impegnato ad allinearle». Il governo Berlusconi le ha uniformate al rialzo ma poteva, come aveva suggerito l'Ue, prendere la decisione opposta e allinearle al ribasso. La portavoce a chi chiedeva chi avesse presentato il reclamo nel 2007 all'Ue in seguito al quale è stato aperto il dossier, non ha voluto rispondere. Fonti Ue concordanti riferiscono però che l'esposto è stato presentato da Mediaset.

«IMPOSSIBILE ABBASSARE IVA AL 10%» - Paolo Romani, sottosegretario alle Comunicazioni, dopo la precisazione Ue ha affermato: «Abbassare l'Iva al 10% sia per le pay tv sia per le pay per view farebbe mancare circa 220 milioni di euro. In questo periodo di crisi siamo alla ricerca di risorse, andiamo a verificare se ci sono piccole o grandi sacche di privilegio. E l'aliquota di Sky era una piccola sacca di privilegio».

Fonte: Il Corriere

Aggiungo solo che l'innalzamento dell'IVA al 20% porterà probabilmente 200 milioni di Euro che verranno spesi - mi auguro - in maniera oculata e giusta (ricordo comunque che se ne sono regalati 300 come prestito ponte ad Alitalia), ma la questione sta nel fatto che questi soldi sono a carico in toto del concorrente di una delle aziende del capo del medesimo governo.
Quando il nostro Premier dice che la Sinistra si preoccupa dei ricchi invece che dei poveri, ha ragione! Solo che lui si riferisce come ricco a Murdoch mentre la Sinistra si riferisce al premier stesso.