Finalmente si è alzata anche a Follonica la voce leghista. Fa piacere sentire che stiano lavorando per una fruttuosa alleanza con il Pdl locale per ricreare anche dalle nostre parti quella fantastica miscela di populismo, liberismo e razzismo che nel panorama dei governi conservatori europei esiste solo nel nostro Paese.
Spetta al medesimo Ministero l’obbligo istituzionale di velocizzare le procedure per sbloccare la situazione dei nostri 200 ospiti. E sempre al Ministero dell’Interno spetta la responsabilità di controllare il flusso degli sbarchi sulle nostre coste.
Molti di loro provengono da paesi in cui si corrono i diecimila metri nel tempo necessario a Umberto Bossi ad abbottonarsi i calzoni; hanno storie difficili e feroci, storie di guerra, di fuga, di oppressione, di sfruttamento. Ma basterebbe incontrarli questi ragazzi, personalmente, per rendersi conto che non si ha a che fare con esseri misteriosi e incomprensibili, attentatori del nostro quieto vivere o della nostra sicurezza, ma ventenni e trentenni che amano giocare a pallone, divertirsi, stare insieme e che finalmente, dopo aver lasciato le loro case e dovuto separarsi dagli affetti più cari, hanno trovato una opportunità di vita e di umanità…
E il rischio è che il razzista, chiamiamolo, di “base”, in questo clima avvelenato che catalizza tutti gli umori neri, si senta un po´ meno deprecato e un po´ meno impopolare.
Ma mentre l’intervento della Lega sui profughi ospitati al Veliero non mi sorprende, vorrei, semmai, capire qual è la posizione dei «promessi sposi elettorali» Pdl e soprattutto Udc, in materia e se è in sintonia a quanto dichiarato dalla Lega cittadina. Ovvero sapere se, come noi, pensano che tale situazione possa trasformarsi in un’opportunità di maturazione sociale per la cittadinanza e sono disponibili a collaborare attivamente in tale direzione, o no.
Andrea Benini, segretario Pd Follonica