Follonica, 28.8.2008
Cara democratica, caro democratico,
Di ritorno da un periodo di ferie ti scrivo per ringraziarti del tuo impegno, della tua dedizione, della tua passione che hanno reso possibile l’allestimento e lo svolgimento della Festa dell’Unità per il Partito Democratico.
Sono stati venti giorni intensi, sia dal punto di vista umano che politico. Una festa della politica che diventa “stare insieme”, partecipazione, condivisione di tempo, energie, ideali. È questa la buona politica che ci piace, non quella degli scontri di corrente (o di spiffero) o dei personalismi funzionali solo a riprodurre e conservare il potere in eterno, ma in cui ciascuno si mette a disposizione, con generosità, semplicemente.
È stata anche la Festa con il furto! Un furto su cui gli organi competenti stanno ancora indagando, e noi come una grande famiglia abbiamo condiviso anche questo increscioso episodio. Ho già ringraziato personalmente le associazioni, le forze politiche e i tanti cittadini che ci hanno espresso vicinanza e solidarietà.
È stata la Festa dei dibattiti e del confronto. Gli incontri politici hanno toccato molti temi, dalla legalità alla lotta alle mafie, dalla forma partito ai nuovi media come veicolo di partecipazione, dal welfare alla Costituzione, entrambi sotto l’attacco del Governo Berlusconi, dalla sicurezza per tutti (compresa quella dei bambini rom che hanno diritto a non essere schedati come fece Mussolini nel 1938 con gli ebrei) alle contraddizioni del mondo del lavoro.
Quest’anno abbiamo voluto dare un segno aperto e plurale, creando occasioni di dialogo, mettendo a confronto posizioni politico-culturali differenti. Di qui gli interventi di Pancho Pardi (Italia dei Valori) e Riccardo Nencini (Segretario Nazionale del Partito Socialista), che si sono confrontati con importanti esponenti PD come l’on. Claudio Franci e l’on. Luca Sani. O gli incontri meno politici che riguardano temi sensibili per l’opinione pubblica; tra questi voglio rammentare la testimonianza di Mina Welby (moglie di Piergiorgio) che ha dialogato con Don Enzo Greco; confronto delicato nel linguaggio ma forte nelle argomentazioni. E poi Mina ha voluto omaggiare i giovani del partito lasciando loro alcune lettere e poesie inedite di Piergiorgio (che abbiamo inserito sul nostro sito). Tra i dibattiti mi preme ricordare, infine, la straordinaria serata in ricordo di Peppino Impastato, con il presidente della Commissione Antimafia, Giuseppe Lumia: intensa, stimolante, persino commovente.
Ma la Festa come dicevo, è innanzitutto delle volontarie e dei volontari che hanno reso possibile questa forma consolidata, trasparente e popolare di autofinanziamento.
È per questo, di cuore, che ti ringrazio per aver strappato del tempo, con sacrificio, alla famiglia o al lavoro per dedicarti alla buona riuscita della Festa: come te le decine di donne e uomini, giovani e meno giovani, militanti e semplici cittadini senza i quali nulla sarebbe stato possibile come poi è stato.
E ti rivolgo l’invito a continuare nell’impegno in questo partito che si sta faticosamente costruendo e che ha bisogno del contributo di tutti e di ciascuno.
Grazie e arrivederci, alla prossima festa. Una qualsiasi.
Con affetto,
Andrea Benini
Segretario Pd