Il regolamento urbanistico, nel metodo
Partecipazione e Trasparenza, sono questi pilastri di ordine etico-politico che hanno guidato la maggioranza nella costruzione del Regolamento Urbanistico. Sono stati coinvolti nella formulazione dell’atto associazioni ed enti, ma anche singoli cittadini, convinti che ognuno poteva contribuire ad arricchire le scelte. Il lavoro si è articolato in momenti di ascolto, di confronto ed infine di formulazione delle proposte. Anche il lavoro della VI Commissione Consiliare è iniziato quando ancora non era sul tavolo neppure una bozza di delibera, quindi favorendo il più possibile la discussione e il confronto, anche con le minoranze. Questo lo sa bene il consigliere Costagli che ieri ha affermato il contrario. Chiaramente la maggioranza, pure in un processo aperto e partecipato, ha anche l’onere di assumere delle scelte, nel quadro del Piano Strutturale, e questo è esattamente ciò che abbiamo fatto.
Il regolamento urbanistico, nel merito
Il risultato finale è stato un Regolamento Urbanistico che dà risposte concrete alla voglia di futuro dei giovani e delle famiglie che vivono questa comunità, parlando di una crescita che non si misura solo con i metri cubi di cemento armato. In questo modello di sviluppo, ormai arcaico e perdente, ci crede la destra.
Nel regolamento urbanistico ci sono risposte strategiche per la mobilità e le infrastrutture: si pensi solo al sistema parcheggi che doterà Follonica di migliaia di posti auto oggi decisamente carenti; alla rete di piste ciclabili previste per dare concretezza ad una idea di mobilità “sostenibile” che punta alla riduzione dei consumi energetici, alla sicurezza, alla riduzione dei fenomeni di congestione della città; alla arteria che collegherà la zona di Salciaina con il bivio Rondelli alleggerendo potentemente il traffico sulla direttrice via Massetana-Via Roma. Risposte strategiche per la nautica, potenziando gli spazi, a partire dalle strutture esistenti, sia a terra che a mare, al fine di valorizzare la nautica “sociale”. Risposte strategiche per la casa pensando prioritariamente ad una espansione residenziale equilibrata, che non divora il territorio, che cerca di dare risposte concrete ai bisogni sempre crescenti nella nostra città, in particolare delle fasce più deboli della popolazione e delle giovani famiglie. Risposte per il turismo e lo sviluppo economico incentivando la qualificazione e la maggiore qualità delle strutture ricettive esistenti e favorendo la realizzazione di alberghi, incentivando gli insediamenti artigianali e industriali anche attraverso la programmazione di nuove destinazioni d’uso di servizio alle imprese, direzionali e commerciali, reperendo anche nuove aree per l’artigianato e la piccola impresa.
Non sappiamo se l’urbanista di Capalbio (sembra sia il consulente del Circolo di Rifondazione follonichese… che forse per non incorrere in “conflitti di interesse” ha preferito delegare il giudizio politico ad un “esterno”!?) ha letto o meno il nostro Regolamento, di sicuro se lo ha letto lo ha fatto con le lenti di una ideologia che lo porta a conclusioni perentorie indipendentemente dalla realtà dei fatti.
Il Pd non è «Tafazzi», siamo col Sindaco
Secondo il centrodestra il Partito Democratico ha ordito un complotto contro il Sindaco durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale. Naturalmente non vengono elencati né fatti né persone, ci si limita ad instillare il dubbio. Non è questa la politica che facciamo: il Partito Democratico fa le battaglie politiche a viso aperto e le primarie sono il nostro tratto distintivo. Forse il suggerire complotti è invece parte del modo di fare politica del Partito della Libertà. Che trasparenza c’è, per esempio, nell’individuazione delle candidature in quella parte politica?
Questo Partito, senza alcuna esitazione, manifesta pertanto la piena fiducia nel Sindaco Claudio Saragosa, nella Giunta e nel Gruppo consiliare: in questi cinque anni hanno lavorato duramente con grande lealtà reciproca, con forza e convinzione nel rispetto degli elettori e del programma elettorale, e in particolare la riconoscenza va per il lavoro svolto nella costruzione del Regolamento Urbanistico.
Per una separazione tra interessi personali e interessi pubblici
Si è poi parlato di “conflitto d’interessi”… il conflitto di interessi evoca un convitato di pietra. La legge italiana stabilisce delle ineleggibilità e delle incompatibilità in determinate situazioni.
Per esempio è ineleggibile Confalonieri come presidente di Mediaset, e non l’azionista che detiene il pacchetto di controllo.
Si è incompatibili, per il Regolamento urbanistico, se un parente (fino al quarto grado!) è coinvolto in aree (anche piccole e marginali) soggette a trasformazioni urbanistiche, mentre al Parlamento, in caso di autorizzazioni a procedere, al diretto interessato non è fatto divieto di partecipare alla deliberazione. Oppure non sono considerati incompatibili senatori come Marcello Dell’Utri che è condannato in appello per estorsione mafiosa. La questione del “conflitto d’interessi” in Italia è dunque faccenda bislacca e non proprio coerente.
Noi abbiamo sempre lavorato e continueremo a farlo per una chiara separazione tra interessi privati e cura degli interessi pubblici. Così anche per l’ultima seduta del Consiglio abbiamo cercato con la massima trasparenza di evitare che l’approvazione del Regolamento urbanistico non fosse inficiato da alcuna presunta situazione di incompatibilità o peggio ancora che fosse respinto. Abbiamo ritirato la delibera per verificare fino in fondo la situazione particolare di tre consiglieri in cui si può configurare una condizione di incompatibilità. Anche qui nessuna ombra.
Partecipazione e Trasparenza, sono questi pilastri di ordine etico-politico che hanno guidato la maggioranza nella costruzione del Regolamento Urbanistico. Sono stati coinvolti nella formulazione dell’atto associazioni ed enti, ma anche singoli cittadini, convinti che ognuno poteva contribuire ad arricchire le scelte. Il lavoro si è articolato in momenti di ascolto, di confronto ed infine di formulazione delle proposte. Anche il lavoro della VI Commissione Consiliare è iniziato quando ancora non era sul tavolo neppure una bozza di delibera, quindi favorendo il più possibile la discussione e il confronto, anche con le minoranze. Questo lo sa bene il consigliere Costagli che ieri ha affermato il contrario. Chiaramente la maggioranza, pure in un processo aperto e partecipato, ha anche l’onere di assumere delle scelte, nel quadro del Piano Strutturale, e questo è esattamente ciò che abbiamo fatto.
Il regolamento urbanistico, nel merito
Il risultato finale è stato un Regolamento Urbanistico che dà risposte concrete alla voglia di futuro dei giovani e delle famiglie che vivono questa comunità, parlando di una crescita che non si misura solo con i metri cubi di cemento armato. In questo modello di sviluppo, ormai arcaico e perdente, ci crede la destra.
Nel regolamento urbanistico ci sono risposte strategiche per la mobilità e le infrastrutture: si pensi solo al sistema parcheggi che doterà Follonica di migliaia di posti auto oggi decisamente carenti; alla rete di piste ciclabili previste per dare concretezza ad una idea di mobilità “sostenibile” che punta alla riduzione dei consumi energetici, alla sicurezza, alla riduzione dei fenomeni di congestione della città; alla arteria che collegherà la zona di Salciaina con il bivio Rondelli alleggerendo potentemente il traffico sulla direttrice via Massetana-Via Roma. Risposte strategiche per la nautica, potenziando gli spazi, a partire dalle strutture esistenti, sia a terra che a mare, al fine di valorizzare la nautica “sociale”. Risposte strategiche per la casa pensando prioritariamente ad una espansione residenziale equilibrata, che non divora il territorio, che cerca di dare risposte concrete ai bisogni sempre crescenti nella nostra città, in particolare delle fasce più deboli della popolazione e delle giovani famiglie. Risposte per il turismo e lo sviluppo economico incentivando la qualificazione e la maggiore qualità delle strutture ricettive esistenti e favorendo la realizzazione di alberghi, incentivando gli insediamenti artigianali e industriali anche attraverso la programmazione di nuove destinazioni d’uso di servizio alle imprese, direzionali e commerciali, reperendo anche nuove aree per l’artigianato e la piccola impresa.
Non sappiamo se l’urbanista di Capalbio (sembra sia il consulente del Circolo di Rifondazione follonichese… che forse per non incorrere in “conflitti di interesse” ha preferito delegare il giudizio politico ad un “esterno”!?) ha letto o meno il nostro Regolamento, di sicuro se lo ha letto lo ha fatto con le lenti di una ideologia che lo porta a conclusioni perentorie indipendentemente dalla realtà dei fatti.
Il Pd non è «Tafazzi», siamo col Sindaco
Secondo il centrodestra il Partito Democratico ha ordito un complotto contro il Sindaco durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale. Naturalmente non vengono elencati né fatti né persone, ci si limita ad instillare il dubbio. Non è questa la politica che facciamo: il Partito Democratico fa le battaglie politiche a viso aperto e le primarie sono il nostro tratto distintivo. Forse il suggerire complotti è invece parte del modo di fare politica del Partito della Libertà. Che trasparenza c’è, per esempio, nell’individuazione delle candidature in quella parte politica?
Questo Partito, senza alcuna esitazione, manifesta pertanto la piena fiducia nel Sindaco Claudio Saragosa, nella Giunta e nel Gruppo consiliare: in questi cinque anni hanno lavorato duramente con grande lealtà reciproca, con forza e convinzione nel rispetto degli elettori e del programma elettorale, e in particolare la riconoscenza va per il lavoro svolto nella costruzione del Regolamento Urbanistico.
Per una separazione tra interessi personali e interessi pubblici
Si è poi parlato di “conflitto d’interessi”… il conflitto di interessi evoca un convitato di pietra. La legge italiana stabilisce delle ineleggibilità e delle incompatibilità in determinate situazioni.
Per esempio è ineleggibile Confalonieri come presidente di Mediaset, e non l’azionista che detiene il pacchetto di controllo.
Si è incompatibili, per il Regolamento urbanistico, se un parente (fino al quarto grado!) è coinvolto in aree (anche piccole e marginali) soggette a trasformazioni urbanistiche, mentre al Parlamento, in caso di autorizzazioni a procedere, al diretto interessato non è fatto divieto di partecipare alla deliberazione. Oppure non sono considerati incompatibili senatori come Marcello Dell’Utri che è condannato in appello per estorsione mafiosa. La questione del “conflitto d’interessi” in Italia è dunque faccenda bislacca e non proprio coerente.
Noi abbiamo sempre lavorato e continueremo a farlo per una chiara separazione tra interessi privati e cura degli interessi pubblici. Così anche per l’ultima seduta del Consiglio abbiamo cercato con la massima trasparenza di evitare che l’approvazione del Regolamento urbanistico non fosse inficiato da alcuna presunta situazione di incompatibilità o peggio ancora che fosse respinto. Abbiamo ritirato la delibera per verificare fino in fondo la situazione particolare di tre consiglieri in cui si può configurare una condizione di incompatibilità. Anche qui nessuna ombra.
Partito Democratico di Follonica