Nell’ultimo Consiglio Comunale la maggioranza è stata costretta a rinviare la trattazione del Regolamento Urbanistico in quanto il consigliere di Forza Italia, nonché capogruppo, Aldo Valenza “ha deciso” che non era più “incompatibile”. Questo sulla scorta di un fantomatico parere legale che nessuno ha visto (al contrario il parere chiesto dall’Amministrazione Comunale è di dominio pubblico), mentre sono agli atti del Comune i “contributi” (peraltro legittimi) dell’aprile e dell’ottobre 2006 del cittadino Valenza, da lui firmati, in cui riferisce i terreni di sua proprietà proponendo soluzioni di trasformazione edilizia.
Se è legittimo il fatto che un cittadino pensi a tutelare i suoi legittimi interessi privati, risulta però incomprensibile come possa palesemente non tenere conto di una Legge Nazionale che dice in modo estremamente chiaro che nel caso sussista correlazione immediata e diretta tra il contenuto della delibera e gli interessi privati di un consigliere, esso non può prendere parte non solo “alla votazione” ma anche “alla discussione”.
Oltretutto il Pdl parla di un piano blindato, in cui non si è dato la possibilità di discutere: sanno benissimo di dire il falso, sono state fatte innumerevoli Commissioni Consiliari, iniziate quando ancora il Regolamento Urbanistico non era nemmeno una bozza di delibera, poi chiaramente come è giusto la maggioranza ha anche l’onere e le responsabilità delle scelte, ed è quello che abbiamo fatto. Non so con quale coraggio Valenza sostiene che il “Regolamento è in netto ritardo” dato che sono stati loro, con un colpo basso sulle soglie dell’illegalità, a rinviare ulteriormente la sua adozione. Certamente rifiutiamo la cultura del “Caimano” per cui la legalità e l’etica pubblica sono solo degli ostacoli alla propria capacità di espansione, e che il fine giustifica tutti i “mezzucci”.
Le famose quattro proposte sono assolutamente inconsistenti, e le risposte (sempre perfettibili ci mancherebbe!) ai problemi di sviluppo di questa città sono già contenute nel Regolamento, sia per quanto riguarda la nautica, che lo sviluppo turistico e la casa. Una cosa la sappiamo: che il quarto emendamento proposto dal centro destra riguarda anche i terreni di proprietà del “suo” consigliere, proponendo di fatto un aumento di volumetrie. Se non è conflitto di interessi questo!
È un peccato vedere una importante forza politica di opposizione, quale il Pdl, che dovrebbe esercitare fortemente il suo ruolo in modo tenace e costruttivo nell’interesse del bene della città, trasmettere al contrario l’immagine di una politica stanca, pavida, rinunciataria, che non ha il coraggio di entrare nel merito dei problemi, che si ferma alle questioni procedurali e ai cavilli burocratici. Una politica ripiegata su se stessa, incapace di vedere al di là del proprio naso, dei propri piccoli interessi di bottega. E sull’altare della difesa del proprio particolare interesse politico sono disposti a tutto, anche a bassezze che danneggiano pesantemente non il centrosinistra ma la città tutta. Danneggiano le imprese, gli artigiani, i commercianti, le associazioni del turismo, come quelle della nautica, gli albergatori come tutti i cittadini di Follonica che si Giovedì scorso si sono visti scippati del Regolamento Urbanistico per una evidente forzatura condotta peraltro in modo poco trasparente (ripeto: il parere legale nessuno lo ha mai visto!)
Se è legittimo il fatto che un cittadino pensi a tutelare i suoi legittimi interessi privati, risulta però incomprensibile come possa palesemente non tenere conto di una Legge Nazionale che dice in modo estremamente chiaro che nel caso sussista correlazione immediata e diretta tra il contenuto della delibera e gli interessi privati di un consigliere, esso non può prendere parte non solo “alla votazione” ma anche “alla discussione”.
Oltretutto il Pdl parla di un piano blindato, in cui non si è dato la possibilità di discutere: sanno benissimo di dire il falso, sono state fatte innumerevoli Commissioni Consiliari, iniziate quando ancora il Regolamento Urbanistico non era nemmeno una bozza di delibera, poi chiaramente come è giusto la maggioranza ha anche l’onere e le responsabilità delle scelte, ed è quello che abbiamo fatto. Non so con quale coraggio Valenza sostiene che il “Regolamento è in netto ritardo” dato che sono stati loro, con un colpo basso sulle soglie dell’illegalità, a rinviare ulteriormente la sua adozione. Certamente rifiutiamo la cultura del “Caimano” per cui la legalità e l’etica pubblica sono solo degli ostacoli alla propria capacità di espansione, e che il fine giustifica tutti i “mezzucci”.
Le famose quattro proposte sono assolutamente inconsistenti, e le risposte (sempre perfettibili ci mancherebbe!) ai problemi di sviluppo di questa città sono già contenute nel Regolamento, sia per quanto riguarda la nautica, che lo sviluppo turistico e la casa. Una cosa la sappiamo: che il quarto emendamento proposto dal centro destra riguarda anche i terreni di proprietà del “suo” consigliere, proponendo di fatto un aumento di volumetrie. Se non è conflitto di interessi questo!
È un peccato vedere una importante forza politica di opposizione, quale il Pdl, che dovrebbe esercitare fortemente il suo ruolo in modo tenace e costruttivo nell’interesse del bene della città, trasmettere al contrario l’immagine di una politica stanca, pavida, rinunciataria, che non ha il coraggio di entrare nel merito dei problemi, che si ferma alle questioni procedurali e ai cavilli burocratici. Una politica ripiegata su se stessa, incapace di vedere al di là del proprio naso, dei propri piccoli interessi di bottega. E sull’altare della difesa del proprio particolare interesse politico sono disposti a tutto, anche a bassezze che danneggiano pesantemente non il centrosinistra ma la città tutta. Danneggiano le imprese, gli artigiani, i commercianti, le associazioni del turismo, come quelle della nautica, gli albergatori come tutti i cittadini di Follonica che si Giovedì scorso si sono visti scippati del Regolamento Urbanistico per una evidente forzatura condotta peraltro in modo poco trasparente (ripeto: il parere legale nessuno lo ha mai visto!)
Andrea Benini
Segretario Pd
Segretario Pd