Friday, May 1, 2009

Politica del maschio (brutto)

Se da noi la televisione è un veicolo indispensabile a ogni tipo di carriera cominciando da quella politica, che negli altri paesi si prepara in scuole di massimo prestigio e difficoltà, ci si chiede come mai non sono stati cooptati per le prossime elezioni i pur amatissimi maschi dai toraci lucenti del Grande Fratello o della Fattoria o della pubblicità. È semplice (fino a quando non avremo un premier gay); perché la gestione politica del potere è tornata solidamente in mano agli uomini che come ci mostra ogni giorno il telegiornale sono spesso inguardabili per bruttezza, antipatia, ridicolaggine, volgarità, e non li vorrebbe proprio nessuno, tranne appunto la politica. Già le donne di età, esperienza, forza, pazienza, che, in numero esiguo, si erano guadagnate un posto nei parlamenti e nei governi passati, dovevano subire i lazzi per i loro tailleur sbagliati o la loro scarsa avvenenza. C' erano ma non le volevano, oggi non si vorrebbero neppure le giovani e belle, ma pazienza, se tiran su il morale del Capo non si può dire di no, purché da vere donne, non pretendano di capire, sorridano e dicano sempre di sì.

Natalia Aspesi
Repubblica