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Ecco, io credo che questa scossa riguardi tutti, riguardi il paese o almeno tutti coloro che si sono stancati di concedere e giustificare ogni cosa all'Imperatore di Cartapesta. Il divorzio di Veronica non è una vicenda privata. E' una questione pubblica e politica.
Per la prima volta da anni qualcuno dice che il re che è nudo, è inconsistente come un uomo di cartapesta agli occhi di chi gli è stato vicino per trent'anni. In qualsiasi paese del mondo un elemento come questo sarebbe politicamente deflagrante. E' immaginabile un Obama che resista a colpi del genere inferti da Michelle o un Sarkozy colpito così da Carla Bruni senza che ne derivi un pubblico e politico dibattito? In Italia, per pruderie e per timore di vendette, della questione si tende a non discutere archiviandola nella cartella 'tra moglie e marito non mettere dito'. Invece la questione è tutta politica.
Mi auguro un'offensiva del Pd che chieda al paese già in occasione di queste europee di togliere fiducia a Berlusconi, un uomo confuso nella sua vita privata e confuso nel modo megalomane di governare male un paese in profonda crisi, prima di tutto morale. Non dobbiamo avere paura di avviare questo dibattito nel paese.
Dobbiamo farlo noi perché è già partito il coro degli interventi "giustificazionisti" e "rispettosi". Forse è il caso di cominciare ad essere irrispettosi per esorcizzare la "strana alchimia" di cui si stupisce Veronica e io con lei. Possibile che a Berlusconi debba essere concesso proprio tutto?
La crisi morale del paese è la crisi morale del suo presidente del Consiglio: l'una vive e si nutre dell'altra, da decenni a oggi. Questa occasione può essere utile per interrompere il cortocircuito etico che ne deriva.
Un settantreenne accusato dalla moglie di andare a minorenni (ne deriva la mignottocrazia), di essere una persona che non sta bene (ne deriva un governo inefficace da megalomane), di candidare alle elezioni le proprie squinzie andando oltre Caligola e i cavalli (ne deriva un'agghiacciante classe dirigente), non è degno di guidare il paese.
L'Italia, non solo Veronica, merita di liberarsi da un uomo così. Forse è arrivato il momento di spiegarlo efficacemente a tutti i liberi e forti disposti a lottare per veder rinascere democraticamente una nazione.
No, non è una vicenda privata.