Monday, January 11, 2010

Matteoli pensa in grande per Firenze

Il braccio di ferro sulla nuova stazione ferroviaria dell'alta velocità di Firenze, che da qualche mese vede protagonisti il sindaco del capoluogo toscano, Matteo Renzi, e l'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, è arrivato a una svolta. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se la soluzione (necessariamente di compromesso) è a portata di mano, oppure se il confronto diventerà uno scontro vero e proprio, il cui esito sarebbe incerto.
Domani la questione sarà discussa dal consiglio comunale di Palazzo Vecchio e giovedì 14 è in programma a Roma, presente il ministro delle infrastruture Altero Matteoli, l'incontro da cui dovrebbe uscire la decisione finale. Gli spazi di manovra, però, sono minimi. Renzi non vuole il progetto attuale (l'unico esistente), disegnato da Norman Foster, che prevede una stazione sotterranea nella zona degli ex macelli di via Circondaria, a circa 1,7 chilometri da Santa Maria Novella e a 45 metri di profondità, dove passerà il tunnel di 6,1 chilometri del cosiddetto "nodo fiorentino dell'Alta velocità" i cui lavori sono appena iniziati (l'appalto vale circa 700 milioni ed è stato vinto da un raggruppamento d'imprese guidato da Coopsette).
«Dobbiamo garantire sicurezza e qualità della vita a tutta la città», dice Renzi. La soluzione Foster comporterebbe uno scavo a cielo aperto e la costruzione di un gigantesco camerone in cemento armato per deviare la falda, con non meno di 300 camion che ogni giorno attraverserebbero la città per trasportare il materiale. Il sindaco contesta anche l'utilizzo di mezzi su gomma anzichè su ferro (come era previsto dagli accordi) e la mancanza di siti sufficienti a ricevere i quasi 3 milioni di metri cubi di "smarino" dello scavo.
Per questo Renzi aveva proposto una leggera deviazione del tunnel ferroviario con sosta dei treni a una profondità più modesta (25 metri) nell'area tra la Fortezza da Basso e la stazione di superficie di Santa Maria Novella. Ma contro questa ipotesi, inizialmente accolta con favore dalla Regione Toscana e dallo stesso Moretti, si è di fatto schierato il ministro Matteoli, che non vuole allungare i tempi di realizzazione del nodo fiorentino (è previsto che sia ultimato entro il 2015). La proposta di Renzi richiederebbe infatti una nuova valutazione d'impatto ambientale (Via), per la quale servirebbero 3 anni. Su questo punto, anche Moretti sembra irremovibile: per le Ferrovie va avanti il progetto di Foster (che ha un costo di 250 milioni).
Il fatto curioso è che la Via non è stata fatta neppure per la stazione disegnata dall'architetto inglese (c'era una valutazione precedente per un progetto diverso in un'altra area ed è stata considerata valida). La Regione, con l'assessore alle infrastrutture Riccardo Conti impegnato a mediare (pur ribadendo che «l'unico progetto esistente è quello di Foster»), non si opporrebbe a uno spostamento della nuova stazione di 200-300 metri verso S.M.Novella, in modo da unire le due strutture come auspicato da Renzi. La soluzione, in questo momento la più gettonata, troverebbe d'accordo anche Moretti e Matteoli. Ma c'è da valutare l'eventuale aggravio dei costi. E Renzi non sembra convinto.

da http://www.ilsole24ore.com