Saturday, January 19, 2008

Il PD: dal muro di Berlino ai “muri” moderni


Novembre 1989 (caduta del Muro di Berlino) - 14 Ottobre 2007 (Primarie del PD), sono la bellezza di 18 anni! 18 anni di lungo percorso per permettere che le due Scuole e Tradizioni di Politica nostrana, quella Marxista e quella Democristiana, comprendessero l’opportunità politica di un soggetto unitario di Centro-Sinistra.
Ieri e oggi, ovvero Muro di Berlino e Partito Democratico, cioè causa ed effetto: caduto il Muro, affievolite le contrapposizione tra i due blocchi (USA vs CCCP), si sono ridotte le conflittualità dei due maggiori partiti italiani DC e PCI. Fino allora, l’Italia, pur essendo a tutti gli effetti nell’orbita NATO per volontà della DC, aveva una grande tradizione Marxista. Ne sono d’esempio, il Biennio Rosso 1919-20 e le prime elezioni politiche dopo il Fascismo, in cui ci fu una seria possibilità che il Partiti Marxisti potessero essere maggioranza nel Paese e nel Governo, dimostrando, tra le altre cose, che esisteva un’alternativa pacifica (e democratica) alla Rivoluzione Comunista.

Purtroppo o per fortuna non andò così, ma caduto il muro DC e PCI iniziarono una “burrascosa” marcia di avvicinamento, che portò alla formazione della Margherita e DS, ovvero i genitori putativi di questo PD. Fu per queste ragioni che la caduta di ieri del Muro di Berlino è la prima condizione per il PD di oggi.

Ma se la caduta di un muro (quello di Berlino) segna una data di inizio, la permanenza o l’abbattimento dei “Muri” moderni segnerà il successo o meno del PD di oggi. E’ un Muro quella che separa noi giovani con poche prospettive lavorative e nessun futuro pensionistico dai nostri genitori super-tutelati. E’ un Muro quello che discrimina l’espressione dell’amore eterosessuale da quello omosessuale. E’ un Muro quello che fraziona alle dogane degli aeroporti noi Occidentali dai Medio-Orientali. E’ un Muro per niente invisibile quello che divide noi, che viviamo in case con lussi ed opulenza, da chi nelle baracche. E’ un Muro quello che si erge tra la scarsa qualità delle nostre scuole e università da quelle ben migliori di paesi anche più poveri di noi (vedasi Spagna).

E potrei continuare con molti altri esempi, ognuno contrassegnato da rendite di posizione pagate dagli outsiders. Ma quello che mi preme sottolineare è che ci sono Muri moderni di cui questo PD dovrà avere il coraggio di discutere, svincolato da padroni se non il cittadino-elettore. E nel discutere dovrà essere valutato e scelto responsabilmente se, dato il momento storico, è opportuno che i Muri moderni siano abbattuti o ridotti, oppure fatti perdurare o addirittura rafforzati.

Ieri furono le mani dei berlinesi a costruire e poi ad abbattere il Muro di Berlino, oggi noi democratici possiamo e dobbiamo decidere su Muri moderni, non fisici ma ugualmente stringenti e soffocanti. E’ ora di decidere!


I PD, and YOU?

già postato su http://fermentidemocratici.ilcannocchiale.it/
in corso di pubblicazione sul numero di febbrario di Debito in Materia Grigia

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