Tuesday, January 29, 2008

Le elezioni politiche le vinciamo noi, se

  • Se il Partito Democratico metterà mano a un radicale rinnovamento dei suoi gruppi parlamentari, applicando il limite dei due mandati previsto dalla proposta di legge di iniziativa popolare firmata da centinaia di migliaia di persone al V-Day di Beppe Grillo, confermando solo deputati e senatori alla prima legislatura, facendo capitanare le liste rinnovate agli under 40 e alle donne;
  • se il Partito Democratico scriverà un programma in quattro punti secchi: a) aumento dei salari attraverso defiscalizzazioni a favore del lavoro dipendente e delle imprese; b) contrazione della spesa pubblica con blocco del turn over nella pubblica amministrazione e azzeramento di ogni futuro aumento dei costi della politica; c) utilizzo delle risorse per investimento in scuola, università e ricerca scientifica; d) liberalizzazione delle professioni e abolizione degli ordini professionali;
  • se il Partito Democratico costruirà su questi punti programmatici una coalizione agile e coesa che preveda l'apporto di radicali, socialisti, Cosa Bianca (Tabacci, Di Pietro, Pezzotta);

Se queste condizioni, come scritto da Mario Adinolfi, verranno rispettate e prepareremo una campagna elettorale comunicativamente aggressiva e completamente nuova che coinvolga i milioni di persone che frequentano quotidianamente la rete, trasformandoli in protagonisti della partita e non usandoli come semplici spettatori di un messaggio pubblicitario,

allora le elezioni politiche del 2008 le vinciamo noi.

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