"In una recente intervista la ministra Gelmini ha riassunto in quattro parole il futuro che si immagina per l’università italiana: internazionale, eccellente, meritocratica e trasparente. In poche parole, un sistema con pochi soldi ma ispirato da criteri di professionalità e competenza. Questi criteri, che condividiamo, dovrebbero però valere per tutti. A partire dalle più alte cariche di governo. Per il momento, per sognare, basta collegarsi al sito del governo spagnolo e scorrere la biografia della ministra dell’Università e dell’innovazione: dottore di ricerca in biologia molecolare, con un lungo curriculum di incarichi ai massimi livelli in prestigiose istituzioni pubbliche e aziende private che si occupano di ricerca e innovazione."
La Stampa, 22 Luglio 2208, articolo di Francesco Ramella, ******
p.s.: sulla Ministra Gelmini aggiungo quanto scrissi tempo fa, e che vale (purtroppo) ancora oggi: "poche le notizie reperibili a suo carico, anche in virtù del proprio sito ancora in costruzione. Si legge su wikipedia che: "nel 2000 fu sfiduciata da presidente del consiglio comunale per inoperosità. La sfiducia oltre che dall'opposizione fu votata anche dai membri del suo stesso partito".