Sunday, October 12, 2008

Giulia Innocenzi, dichiarazione di intenti

Per il Partito Democratico, per un partito democratico.
Per partecipare alla costruzione di un vero partito democratico, grazie a primarie aperte e procedimenti elettorali con regole certe e uguali per tutti i candidati, che raccolga le energie rinnovatrici dei democratici italiani. In generale, e per tutti i partiti, sostengo il principio della libertà di associazione e possibilità di doppia tessera per abolire la possibilità stessa che i partiti prevedano espulsioni.
Luca Coscioni e Piergiorgio Welby: antiproibizionismo, autodeterminazione e diritti civili.
Per portare Luca Coscioni e Piergiorgio Welby, due leader politici che hanno usato il loro corpo malato per dare vita alle loro battaglie, al centro dell’Assemblea democratica. Perché la libertà di ricerca, l’antiproibizionismo, la vita indipendente e i diritti civili non siano più esclusi dalle battaglie della Sinistra italiana. Sostegno alla campagna SOS pillola del giorno dopo e informazione sessuale.
Scuola e Ricerca: laicità, libertà e merito. Valutazione trasparente di istituti e insegnanti come premessa alla libertà di scelta e di insegnamento. Niente sussidi alle scuole confessionali, né ora di religione né creazionismo nelle scuole. Valutazione delle Università e finanziamenti ai ricercatori valutati da “pari” (sistema “peer – review”) contro baronie familistiche e potentati politici.
Anagrafe pubblica degli eletti per la trasparenza e il controllo dei propri rappresentanti.
Per conoscere per deliberare, per abbattere la distanza fra eletti ed elettori, per moralizzare la politica con una riforma concreta: l’anagrafe pubblica degli eletti, il controllo delle attività e delle decisioni di chi ci rappresenta.
Per la libera condivisione: nell’abitare, nei mezzi di trasporto, nel software e nell’informazione. Investimenti e politiche per condividere liberamente risorse, spazi e idee: per interagire, convivere, co-produrre. Facilitare la condivisione nell’abitare, nello spostarci, nel trasferirci le informazioni sul web e nel creare i contenuti da trasmettere.
Sicurezza partecipativa.
Sicurezza come riappropriazione degli spazi cittadini e recupero della vita dei quartieri, grazie alla rianimazione delle periferie con microeventi e centri di aggregazione, isole pedonali e guerra alle auto. La possibile alternativa ai militari sulle strade, alle politiche repressive, alle ronde.