Wednesday, December 2, 2009

Bagni Pubblici


Come al solito in Italia si fa di un problema privato un problema pubblico. I proprietari di stabilimenti balneari italiani protesatano a Roma "come metalmeccanici o insegnanti", scrive poeticamente il Tirreno, contro "l'Europa matrigna", aggiunge.

Già cattiva Europa! Cosa vuole stavolta? Bandire gare d'appalto senza diritto di prelazione per gli stabilimenti balneari.
Cosa vuol dire? Aumentare la concorrenza fra i gestori, in modo da abbassare i prezzi per "noi" bagnanti e disincentivare la cementificazione.
Già perchè se non sai se ti rinnovano la concessione, chi te lo fa fare di colare tonnellate di cemento sulla spiaggia!

Non mi sembra così arpia quest'Europa. Ma siccome in Italia si fa tutto per diritto di nascita i "nostri" pretendono di mantenere le vecchie concessioni automaticamente o semi-automaticamente rinnovabili, facendo blocco come ogni brava corporazione italiana.
Non solo, si permettono di dire che il danno è per il paese, che le sue "peculiarità" non vengono rispettate.
Porca miseria questa non la dobbiamo bere! Perchè?
1) al 99% dei turisti non frega nulla di chi gestisce il bagno, ma importa solo che "l'acqua sia bagnata" ergo, verranno lo stesso;
2) con questa direttiva si smetterà di costruire strutture permanenti sulle spiaggie, visto che dalla Polveriera al Tony's la spiaggia di Follonica sembra una colata continua, ergo se l'ambiente è più bello i bagnanti vengono più volentieri;
3) si incentiverà un migliore controllo dei costi negli stabilimenti, che dovranno regolarsi per potersi permettere le concessioni;
4) la concorrenza fra i gestori permetterà di pagare meno un'ombrellone, che è solo un pezzo di stoffa sotto il cielo azzurro, e non mi pare il caso di pagarlo l'ira degli Dei come adesso.

Anzi avanzo un'altra proposta al Comune in merito al quarto punto:

Le gare vengano fatte non in base ai prezzi che gli operatori fanno, non in base al prezzo che sono disposti a pagare per avere le concessioni.
Che il bagno ce l'abbia chi fa pagare di meno!

Certo che oggi sono proprio un giacobino...